La linea continua. Disegni antichi dei Musei Civici di Reggio Emilia. Ediz. illustrata - 9788857229157

La linea continua. Disegni antichi dei Musei Civici di Reggio Emilia. Ediz. illustrata: I Musei Civici di Reggio Emilia possiedono un tesoro costituito da migliaia di disegni dal Cinquecento ai giorni nostri: "segni del passato, tracce del futuro", come li ha definiti Marzia Faietti nella sua introduzione al volume curato da Alessandra Bigi Iotti e Giulio Zavatta. Un tesoro "nascosto", tratteggiato da Elisabetta Farioli, perché la fragile natura di queste opere su carta non consente la loro esposizione se non per periodi limitati di tempo. In particolare, la serie della cartella B, costituita, seguendo un'antica divisione, da artisti antichi "non reggiani", viene per la prima volta indagata scientificamente nella sua interezza. Le raccolte grafiche di Reggio Emilia, analogamente a quelle di altre città, si sono formate in contiguità con le scuole d'arte e le accademie del disegno, e si sono arricchite tramite alcune importanti donazioni, come quelle elargite da Giulio Ferrari all'inizio del Novecento, da Irene Barracano Nobili - erede del pittore Prospero Minghetti - negli anni trenta e infine da Antonio Villani. Si tratta dunque, come spesso avviene in Italia, di una collezione eterogenea, nella quale tuttavia non mancano sorprese o disegni di grande interesse e rarità, dalle prime opere cinquecentesche di Innocenzo da Imola, Girolamo da Carpi, Lelio Orsi, Palma il Giovane, Raffaellino da Reggio ai grandi artisti del Seicento e del Settecento come Jusepe de Ribera, Carlo Maratta, Giovanni Maria Morandi, Mattia Preti, Marcantonio Franceschini, Antonio Bellucci...
The municipal museums of Reggio Emilia possess a treasure consisting of thousands of designs from the sixteenth century to the present day: "signs of the past, traces of the future" as it called them Marzia Faietti in his introduction to the book edited by Alessandra Bigi Iotti and Julius Zafar. A hidden treasure, dashed from Elizabeth Farioli, because the fragile nature of these works on paper does not allow their exposure except for limited periods of time. In particular, the series of folder B, established, following an ancient Division, from antique artists "not Rabe" was first scientifically investigated in its entirety. Graphic collections of Reggio Emilia, similarly to those of other cities, were formed in contiguity with the art schools and academies of design, and have been enriched by some important donations such as those provided by Giulio Ferrari in the early 1900s, by the painter Prospero Minghetti Irene Barracano Noble-heir-in the 1930s and finally by Antonio Villani. It is therefore, as often happens in Italy, a motley collection, in which however no shortage of surprises or drawings of great interest and rarity, the first works of the sixteenth century by Innocenzo da Imola, Girolamo da Carpi, Lelio Orsi, Palma il Giovane, Raffaellino da Reggio to the great artists of the 17th and 18th centuries as Jusepe de Ribera, Carlo Maratta, Giovanni Maria Morandi , Mattia Preti, Marcantonio Franceschini, Antonio Bellucci ...