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La scuola dopo le nuove tecnologie - 9788838787799
di Giovanni Biondi edito da Apogeo Education, 2007
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: La scuola dopo le nuove tecnologie
- Autore: Giovanni Biondi
- Editore: Apogeo Education
- Collana: Saggi
- Data di Pubblicazione: 2007
- Genere: educazione
- Pagine: 160
- Dimensioni mm: 210 x 0 x 0
- ISBN-10: 8838787794
- ISBN-13: 9788838787799
La scuola dopo le nuove tecnologie: Il computer, inserito in questi ultimi anni con massicci investimenti un po' in tutte le scuole del mondo, non è stato determinante per la trasformazione dei parametri dell'ambiente scuola, finendo per collocarsi disciplinatamente sui banchi di un'aula divenuta "laboratorio di informatica". Tuttavia, mentre la scuola fagocitava i nuovi media restando sostanzialmente uguale a se stessa, intorno la società subiva un processo di mutamento continuo e profondo, tanto da non poter più essere riconosciuta nei suoi principali aspetti. Trasformazioni così radicali e rapide, tutte dipendenti in modo più o meno diretto dalle tecnologie, indicano la necessità di un altrettanto radicale cambiamento nell'istruzione. Occorre, quindi, introdurre nuovi concetti nella formazione, e soprattutto una nuova dimensione nella quale le ICT non siano analizzate nella loro dimensione strumentale o disciplinare ma, come avviene nella società attuale, in quanto elementi in grado di determinare un cambiamento strutturale, aprendo inediti scenari.
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Quando si parladi fare scuola si intende ’aula come spazio fisico, ma anche ’orario, l’organizzazionedidattica, a comunicazione, i momenti sociali, ovvero tutte e condizioni e gli strumenti con i quali a scuola opera, e soprattutto gli insegnanti, che rappresentano a variabile più significativa in gradodideterminare i risultatidegli apprendimenti. L’insegnamento conservada anni tutti i suoi paradigmi fondamentali, e stesse modalitàdi comunicazione edi interazione tradocente e alievi: il ruolodel’insegnante e quelodelo studente sono quasidel tutto gli stessididue secoli fa. a scuola è un ambiente costruito per ’insegnamento più che per ’apprendimento, centrato, anche nel’architettura e negli arredi, sula trasmissionedel sapere. L’ambiente fisico è pensato per far sì che a occupare sempre o stesso posto siano gli studenti. Ildigitaldisconnect che si è generato e che si sta progressivamente ampliando tra a scuola e gli studenti ha finito per aggravarne edifficoltà e per mettere in crisi il modelo trasmissivo che non sembra più corrispondere né ala mentalitàdegli studenti e neppure il sistemadi rappresentazionedidiffusionedele conoscenze adottatodal’umanità intera.
L’idea che i ragazzi,dotatidi un proprio PC portatile, che i segueda casa a scuola, possono organizzare il oro avoro in modo individualizzato, aggregandosi per gruppi diversi in rapporto ale attività, trovando i oro insegnanti seduti accanto a oro, secondo un modelo non frontale, ma tutoriale, è certamente suggestiva. In sostanza si passada una scuola che isola e ICT, a una scuola progettata per e tecnologie che non ha classi e banchi, ma una strutturadel tutto nuova ediversa. Una scuola che si basa su un modelodi apprendimentodistribuito: - non richiede necessariamente edifici scolastici tradizionali - non possiede un programmadi corsi fisso - non prevede che insegnanti e studenti siano sempre nelo stesso posto alo stesso momento - mette al centro o studente e il suo apprendimento che avviene attraversodifferenti mezzi e uoghi - non servono aule tradizionali - ’accento è posto sul’interattività e sula comunicazione aperta... È importante tentaredidefinire benedi cosa parliamo quando parliamodi e-learning a scuola. Per molti autori il suo progenitore piùdiretto è ’insegnamento adistanza che ha radici molto antiche, ma a svolta più significativa si ha con ’avventodela Open University anglosassone.