Come sugli alberi le foglie - 9788823516106

Come sugli alberi le foglie: Una generazione di ragazzi cresciuta all'inizio del secolo scorso nelle aule dell'Accademia di Brera volle rivoluzionare l'arte. Si chiamavano Boccioni, Erba, Sironi, Carrà, Russolo. Seguivano le idee avanguardiste del più anziano tra loro, Filippo Tommaso Marinetti, l'inventore del futurismo. Con le loro furibonde serate artistiche animarono la città e scandalizzarono i benpensanti milanesi. Erano sinceri interventisti, idealizzavano la guerra come igiene del mondo e partirono senza indugio per il fronte nel Battaglione Lombardo Volontari Ciclisti Automobilisti. Molti di loro non tornarono. Fra questi c'era un giovane comasco, Antonio Sant'Elia, architetto dal talento luminoso ma sfortunato. Tutto ciò che ci resta di lui sono una manciata di disegni, ma così belli, così geniali da influenzare l'immaginario dell'intero Novecento. Morì da eroe, sul Carso, nel 1916, esattamente cento anni fa. È lui il protagonista di questo romanzo corale dalla scrittura vibrante e appassionata, capace di farci rivivere l'epopea di una nazione. Gianni Biondillo racconta i sogni e le speranze di questi giovani italiani, illusi dalla retorica dannunziana che li portò sul campo di battaglia a cercare la bella morte. Per scoprirla insanguinata e orribile.
A generation of young people who grew up at the beginning of the last century in the classrooms of the Brera Academy wanted to revolutionize art. They were called Boccioni, Erba, Sironi, Carrà, Russolo. They followed the avant-garde ideas of the oldest among them, Filippo Tommaso Marinetti, the inventor of Futurism. With their furious artistic evenings they animated the city and scandalized the well-thinking Milanese. They were sincere interventionists, idealized war as the hygiene of the world and left without delay for the front in the Lombard Battalion Volunteer Cyclists Motorists. Many of them did not return. Among these was a young man from Como, Antonio Sant'Elia, an architect with a bright but unfortunate talent. All that remains of him are a handful of drawings, but so beautiful, so brilliant as to influence the imagination of the entire twentieth century. He died as a hero, on the Karst, in 1916, exactly one hundred years ago. He is the protagonist of this choral novel with a vibrant and passionate writing, capable of making us relive the epic of a nation. Gianni Biondillo tells the dreams and hopes of these young Italians, deluded by D'Annunzio's rhetoric that led them to the battlefield to look for the beautiful death. To discover it bloody and horrible.