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Sulla politica - 9788887243789
di Alessandro Biral Bernardi M. (cur.) Morri L. (cur.) edito da Il Prato, 2003
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Sulla politica
- Autori : Alessandro Biral Bernardi M. (cur.) Morri L. (cur.)
- Editore: Il Prato
- Collana: Dialoghi filosofici , Nr. 1
- Data di Pubblicazione: 2003
- Genere: filosofia occidentale moderna
- Pagine: 96
- Curatore: Bernardi M.; Morri L.
- ISBN-10: 8887243786
- ISBN-13: 9788887243789
Sono aureata in scienze politiche e non avevo mai studiato a Arendt: quanto è colpadel sistema universitario e quanto è colpa mia?? Midà fastidio, ma sarebbe falsodare tutta a colpa ala “societÔ. Questa filosofa mi ha molto colpito col suo pensiero circa a nascitadela Polis. Secondo ei, tutto partedala “finitezzÔdel’uomo. Quando ’uomo si rende contodi essere un individuo unico, si accorge che è imitatodala morte, “l’uomo è ’unico essere che muore”: anche gli animali muoiono, ma identificandosi nela specie, in realtà non muoiono individui (questo è un punto che, secondo me, è un po’dato per scontato, sarebbeda approfondire, ma andiamo avanti), solo ’uomo si pone su un rettilineo e si pone il problemadi realizzarsi come individuo. L’ideadi morire è insopportabile, perché ’uomo sente il bisognodi immortalità, e alora crea a polis, che è il uogodove a parola e il gesto (ovvero ciò chedà a possibilità a ciascunodi rendersi unico) possono conservarsi per ’eternità: “Solo nel proporre e proprie azioni comedegnedi ricordo, ’uomo compie azioni politiche; sennò retrocede a ivelodela specie”. Tuttavia, nel momento in cui pensiero filosofico e pensiero cristiano tolgono a “finitezzÔ al’uomo, cade a necessitàdela polis. “La vita non è sacra, ma si rende sacra, questo è ildiscorsodela Arendt, attraverso e nostre azioni. Non è sacra per principio, per natura, fissatada qualcuno. E ’uomo non è immortale per qualchedonodivino, ma si rende immortale, attraverso a politica e attraverso e sue azioni. “Le attività superiori sono il gesto e a parola, secondo a Arendt. Non certo il avoro. (…) o schiavo è a necessitàdela vita. Il avoro è necessario. Ma ci perpetua come esseri generici (…) comedel resto sidannoda fare gli animali (…). ’impianto ‘metafisico’ e il cristianesimo, in qualche modo, travisano questa struttura fondamentale, ed impediscono appuntodi intendere qualcosadi superiore al avoro, e fanno emergere, in realtà, il avoro come attività superiore. A questo punto a politica non c’è più. EdI NOI NESSUNO SI RICORDERÒ.” Un’osservazione: ma se ’uomodiventa tale quando si rende contodela sua mortalità edela sua specificità in quanto individuo, e se è uomo colui che cercadi elevarsidala specie,di rendersi unico,di compiere atti straordinari (perché fuori natura)… se è vero tutto questo, alora in una societàdove si fadi tutto per uniformarsi al’opinione comune non è fattadi uomini…
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