Occidente infedele. L'Europa al cospetto dei jihadisti - 9788861026049

Occidente infedele. L'Europa al cospetto dei jihadisti: "Il credente è lo specchio del credente": l'espressione è tratta da un hadith, ovvero una frase attribuita al profeta Maometto e commentata ampiamente con molteplici interpretazioni. È però stata pronunciata di recente in Francia da un jiadhista subito dopo aver ucciso due "miscredenti" davanti al loro figlio, rivolta ai francesi e all'Europa come gesto di sfida, ed è plausibile che per lui questo fosse il significato: "voi che non prendete mai sul serio le nostre parole, guardate dentro il mio discorso, perché la mia fede è lo specchio della vostra fede. Europeo, specchiati in me. Contempla la mia fede e vedi in cosa credi". Questo libro nasce appunto per guardarci dritti negli occhi. Contemplare l'immagine che ci viene mostrata, perché, nonostante tutto, riflette un noi. Benché in genere siamo tanto reticenti a dire "noi", perché non vogliamo tracciare una frontiera con un "loro" con il rischio di escludere e discriminare, il jihadismo esige che lo facciamo. "Noi amiamo la morte come voi amate la vita", ripete di generazione in generazione, da Osama bin Laden a Mohammed Merah. E con questo "voi", nostro malgrado ci incolla addosso un noi, fatto di origini e sensibilità diverse, che non bisogna rinchiudere dentro limiti arbitrari, ma che è necessario lasciare affiorare chiedendoci cosa contiene, cosa conteniamo. Il saggio vuole cercare di dare delle risposte e per farlo metterà talvolta il dito nella piaga, superando strati su strati di non detti. Capitolo dopo capitolo, un passo dopo l'altro, sono attraversati differenti episodi dalle molteplici implicazioni (sociali, pol
"The believer is the mirror of the believer": the expression is taken from a hadith, a phrase attributed to the Prophet Muhammad and commented extensively with multiple interpretations. However, it was recently uttered in France by a jiadhist immediately after killing two "disbelievers" in front of their son, addressed to the French and Europe as a gesture of defiance, and it is plausible that for him this was the meaning: "you who never take seriously our words, look inside my speech, because my faith is the mirror of your faith. European, mirror me. Contemplate my faith and see what you believe in." This book was born precisely to look us straight in the eye. To contemplate the image that is shown to us, because, in spite of everything, it reflects a us. Although we are generally so reticent to say "we", because we do not want to draw a border with a "them" with the risk of excluding and discriminating, jihadism demands that we do so. "We love death as you love life," he repeats from generation to generation, from Osama bin Laden to Mohammed Merah. And with this "you", in spite of ourselves, glues us a us, made of different origins and sensibilities, that we must not lock ourselves within arbitrary limits, but that it is necessary to let emerge wondering what contains, what we contain. The wise man wants to try to give answers and to do so he will sometimes put his finger in the wound, overcoming layers on layers of unspoken. Chapter after chapter, step by step, different episodes with multiple implications (social, pol