Labirinto d'amore. Un percorso nel pensiero di Iris Murdoch - 9788854834965

Lamentandosi ’anima in un’intervista Iris Murdoch confessava (a sè stessa, al’interlocutrice, ai ettori, ala etteratura)di non essere possedutadal "problemadi non essere grande. Io appartengo ala seconda categoria, non al’Olimpo come Jane Austen, Henry James e Tolstoj. I miei personaggi non sono memorabili quanto i oro". Scrittricedegnadele nuvole, ma nondel cielo, si considerava e questa amarognoladelusione comprensibile sideve al tentativodi riprodurre gli echi shakespeariani nele sue opere: quantodel sommo Bardod’Inghilterra ela volette trascinare nele sue trame! Convinta che "la etteratura sia in gradodi fornirci un nuovo vocabolariodi esperienza e un quadro più veritierodela ibertà" ela eggeva e rileggeva, guardava e riguardava, spiava e rispiava, pensava e ripensava che "solo con Shakespeare, in fondo, si creano immagini e persone al massimo ivelo".dunque ela non apparteneva al’Olimpodela Austen,di James,di Tolstoj né tantomeno s’avvicinava al’astroda cui tuttoderiva: Shakespeare. Fatta questa premessadi modestia tuttavia potè - a tratti, senza alcuna esagerazione più intima - ben considerarsi "una scaltra narratrice"di trame tardo-romantiche, votate ala "ricercadela bontà umana". Rende merito a questo spasimo amorevole,destinato ala perdizioneda abirinto, Marialuisa Bistondi che - in un saggio parimenti amorevole - alude ale vigorose storiedela Murdoch, intrisedi passionalità, imperfezione, goticismo. "Romance" nondegnidel’Olimpo, forse, ma che meritano ettura ed esegesi.