L'inferno addosso - 9788830612679

L'inferno addosso: Negli anni Ottanta del '900 il piccolo villaggio di Karanau presso la città petrolifera di Kirkuk, a nord di Bagdad, così come l'intero Kurdistan entrano nel mirino del regime iracheno di Saddam Hussein. Per sfuggire alle atrocità che le haras al kaumi perpetreranno contro quel popolo, il giovanissimo Tarik abbandona il suo paese e si rifugia in Italia, dove intraprende gli studi universitari e conoscerà l'amore. Il suo ritorno dopo 32 anni sarà colmo di sofferenza e di dolore. I bombardamenti che durante la sua infanzia e la sua assenza avevano gravemente colpito il suo villaggio avranno un'eco assordante nel suo cuore: l'operazione Al-Anfal, condotta dall'esercito iracheno durante la Guerra Iran-Iraq, nel conflitto curdo-iracheno, oltre a distruggere interi villaggi e luoghi di culto del Kurdistan, cuore della resistenza e nascondiglio dei Peshmerga, aveva aperto una crepa insanabile nella sua famiglia e in tutto il suo popolo. L'autore, guidato dai ricordi e dai drammatici racconti di familiari e conoscenti, scrive pagine di un diario-memoria straziante, affollato di lacrime e traboccante del sangue di vittime innocenti, per ricordare il genocidio silenzioso compiuto contro i suoi fratelli e contro il popolo kurdo.
In the 1980s, the small village of Karanau near the oil town of Kirkuk, north of Baghdad, as well as the entire Kurdistan, came into the crosshairs of Saddam Hussein's Iraqi regime. To escape the atrocities that the haras al kaumi will perpetrate against that people, the very young Tarik leaves his country and takes refuge in Italy, where he undertakes his university studies and knows love. His return after 32 years will be filled with suffering and pain. The bombings that during his childhood and absence had severely affected his village will have a deafening echo in his heart: The Al-Anfal Operation, conducted by the Iraqi army during the Iran-Iraq War, in the Kurdish-Iraqi conflict, as well as to destroy entire villages and places of worship in Kurdistan, the heart of the resistance and hiding place of the Peshmerga, had opened an unspeakable crack in his family and in all his people. The author, guided by the memories and dramatic accounts of family and acquaintances, writes pages of a harrowing diary-memory, crowded with tears and overflowing with the blood of innocent victims, to remember the silent genocide carried out against his brothers and against the Kurds.