Lungo la via incantata. Viaggio in Transilvania - 9788845926921

Lungo la via incantata. Viaggio in Transilvania: Non è strano che Patrick Leigh Fermor dicesse di tenere questo libro "vicinissimo al cuore". All'inizio degli anni Trenta Leigh Fermor aveva infatti attraversato, diretto a Costantinopoli, la Transilvania, ricavandone la materia forse più calda per il suo grande libro di viaggi, Tra i boschi e l'acqua. Per William Blacker, tuttavia, quella stessa regione dell'attuale Romania sembra essere non la meta di un viaggio, quanto piuttosto uno stato della mente, o degli occhi. Blacker la visita quasi per caso poco dopo la caduta del Muro e, incantato da tutto ciò che vede, decide di stabilirsi nel suo distretto più remoto, il Maramures, adeguandosi a uno stile di vita immutato da secoli. Ma il demone dell'irrequietezza lo attrae presto più a sud, dove le montagne digradano nelle colline della Terra dei Sassoni. Qui Blacker trova un mondo completamente diverso, e assai più movimentato. I lindi e inappuntabili sassoni sono in gran parte emigrati in Germania, e nelle loro case si è insediato il popolo degli zingari, la cui capacità di inventare storie, per poi impersonarle, colpisce almeno quanto l'incapacità di districarsene. Da qui in poi - da quando cioè nella vita di Blacker entrano Natalia e Marishka, due sorelle diversissime, e ugualmente indimenticabili quella che era cominciata come una serena elegia su un'Europa scomparsa si trasforma in una rapsodia zigana: a volte languida, a volte scatenata, ma alla quale in ogni caso è impossibile non abbandonarsi.
Isn't it odd that Patrick Leigh Fermor said to keep this book "close to the heart". In the early 1930s Leigh Fermor had in fact crossed, bound for Constantinople, Transylvania, obtaining the subject maybe warmer for his great book of travel, between the Woods and the water. For William Blacker, however, that the same region of present day Romania seems to be not the final destination on this trip, but rather a State of mind, or eyes. Blacker the visit quite by accident shortly after the fall of the wall and, entranced by everything he sees, decided to settle in his district more remote, Maramures, conforming to a way of life unchanged for centuries. But the demon of restlessness attracts soon further South, where the mountains slope down in the hills of the land of the Saxons. Here Blacker is a completely different world, and much more. The lindi and impeccable Saxons are largely emigrated to Germany, and in their homes took the people of Gypsies, whose ability to invent stories, then impersonarle, affects at least as much as the inability to districarsene. From here onwards-when in the life of two very different sisters Natalia and enter Marishka Blacker, and equally unforgettable-what had begun as a peaceful Elegy on a Europe disappearance becomes a Gypsy Rhapsody: sometimes languid, sometimes unleashed, but in any case, it is impossible not to surrender.