Un luogo a cui tornare - 9788809847156

Un luogo a cui tornare: "Sempre così, ogni volta la stessa storia" pensa con rabbia Argea mentre guida veloce per le strade battute da una pioggia torrenziale. Le lacrime che le offuscano la vista, la musica alta, il movimento ipnotico dei tergicristalli. Poi, all'improvviso, una sagoma scura le si para davanti. Argea si risveglia in ospedale, accanto a lei c'è Gualtiero, il suo fidanzato, lo stesso che quella sera le ha dato buca per l'ennesima volta. Via via che la mente si snebbia, si fanno largo i sensi di colpa: ha investito un passante? Lo ha travolto con la sua auto? Solo qualche stanza più in là, nel reparto di terapia intensiva, Zeligo è in coma. Le uniche cose che ha con sé sono una carta di identità scaduta e la foto di un bambino. L'ispettore dice che si tratta di un rifugiato bosniaco, un senzatetto, probabilmente ubriaco. Nessuno viene mai a trovarlo. Spinta dai rimorsi e dall'inquietudine per una vita che non la soddisfa del tutto, Argea comincia a fare visita a Zeligo e, quando l'uomo finalmente si risveglia, scopre la sua straziante storia. È così che viene a contatto con un mondo sommerso, doloroso ma anche libero da ogni vincolo, che la attrae e la spaventa al tempo stesso. Determinata ad aiutare Zeligo, Argea non sa ancora che, proprio come hanno predetto i tarocchi, grazie a questo incontro tutto nella sua vita è destinato a cambiare.
"Always like this, every time the same story" thinks Argea angrily as he drives fast through the streets beaten by torrential rain. The tears that cloud her eyesight, the high music, the hypnotic movement of the windshield wipers. Then, suddenly, a dark silhouette comes in front of her. Argea wakes up in the hospital, next to her is Gualtiero, her fiancé, the same one who gave her a hole that night for the umpteenth time. As the mind displeases, guilt spreads: has it run over a passer-by? Did you overwhelm him with his car? Just a few rooms further into the ICU, Zeligo's in a coma. The only things he has with him are an expired identity card and a picture of a child. The inspector says it's a Bosnian refugee, a homeless man, probably drunk. No one ever comes to see him. Driven by remorse and restlessness over a life that does not entirely satisfy her, Argea begins to visit Zeligo and, when the man finally awakens, he discovers his harrowing story. This is how she comes into contact with a world submerged, painful but also free from all constraints, which attracts and frightens her at the same time. Determined to help Zeligo, Argea still doesn't know that, just as the tarot predicted, thanks to this encounter everything in her life is bound to change.