Per antiche strade. Caratteristiche e aspetti delle città medievali - 9788867280582

Per antiche strade. Caratteristiche e aspetti delle città medievali: Intese nel senso più ampio del termine, oggi come allora le strade sono l'intelaiatura che regge la struttura materiale della città. Il loro insieme selciato e case, ma anche vie d'acqua - è il medium per accedere alle regole che nel Medioevo governavano il vivere comune, metafora di tutto quello che costituisce la fisicità degli spazi della città. Spazi che si diversificano in piazze, slarghi, campi, "campielli", "sotoporteghi", articolandosi in una gerarchia che va dalle "strate" - quelle che noi ora chiamiamo "maestre", generatrici dell'urbanizzazione, quasi sempre eredi di antichi cardini e decumani e di ancor più antiche platee - alle generiche contrade e vie pubbliche, alle veneziane "fondamenta", alle napoletane rue, ai vicoli, ai "darbi palermitani", ai passaggi pubblici derivati da spazi privati trasformati in strettissime vie. Partendo da questo punto di vista apparentemente secondario e in realtà privilegiato, in questo volume l'autrice ripercorre - è il caso di dire - la storia delle città medievali italiane, facendo riferimento a casi esemplari disseminati per tutta la Penisola (e non solo). Oggetto di riflessione diventa quindi ogni cellula che compone la città: abitazioni civili, botteghe, edifici pubblici, acquedotti, canali, sistemi di scolo, ospedali, cimiteri, nella consapevolezza dell'inesistenza di una "città italiana", poiché essa sfugge ad ogni tentativo di inquadramento in categorie e modelli.
Understood in the broadest sense of the word, then as now the roads are the casing that holds the material structure of the city. Their set-paved and homes but also waterways-is the medium to access rules that governed the communal living in the middle ages, a metaphor for all that is the physicality of the spaces of the city. Spaces that are diversified in squares, open spaces, fields, "campielli", "sotoporteghi", divided into a hierarchy that goes from "strate"-what we now call "maestre", generating urbanization, almost always heirs of ancient hinges and decumani and even more ancient audiences-General quarters and thoroughfares, at Venetian blinds "foundations", at rue, alleys, the Neapolitan "darbi Palermo", public crossings that are derived from private spaces transformed into narrow streets. From this point of view seemingly secondary and privileged, actually in this volume the author retraces-you say-the history of medieval towns of Italy, referring to examples scattered throughout the peninsula and beyond. The object of reflection becomes so each cell that makes up the city: houses, shops, public buildings, aqueducts, canals, sewage systems, hospitals, cemeteries, in the knowledge that an "Italian town", because it defies any attempt at classification into categories and templates.