Gengis Khan. L'uomo che creò l'impero più vasto di tutti i tempi - 9788818033144

Gengis Khan. L'uomo che creò l'impero più vasto di tutti i tempi: Una storia che nasce fra le genti della steppa, nell'Asia più profonda. È la storia di Temujin, in seguito noto come Gengis Khan: un nomade, un mongolo che seppe aggregare le tribù sparpagliate per le lande asiatiche, trasformando pastori e cacciatori in un'orda di guerrieri invincibili e sanguinari, così da edificare nel XII secolo l'impero più grande al mondo. Forte di un esercito immenso, e preceduto da una fama atroce e leggendaria, Gengis Khan insidiò buona parte dell'Europa cristiana e mise in crisi la dinastia cinese, imponendo la pax mongolica che consentì alla via della seta di aprire i commerci ai mercanti genovesi e veneziani e all'interesse dell'Occidente europeo. Morì nel 1227 dopo una lunga agonia, probabilmente a causa di ferite riportate in battaglia. Pare che i suoi resti, non ancora rinvenuti, si trovino nelle montagne del Khentii. La leggenda narra che chiunque si fosse trovato ad assistere al passaggio del carro con la sua salma, avrebbe pagato con la propria vita, accompagnando il suo imperatore nel viaggio verso l'aldilà.
A story that arises among the people of the steppe, in the deepest Asia. It is the story of Temujin, later known as Genghis Khan: a nomad, a Mongolian who was able to aggregate the tribes scattered across the Asian moors, turning shepherds and hunters into a horde of invincible and bloodthirsty warriors, so as to build the empire in the 12th century largest in the world. Armed with an immense army, and preceded by an atrocious and legendary reputation, Genghis Khan snared much of Christian Europe and undermined the Chinese dynasty, imposing the Mongol pax that allowed the Silk Road to open trade to Genoese merchants and and the interest of the European West. He died in 1227 after a long agony, probably from injuries sustained in battle. It seems that his remains, not yet found, are in the mountains of Khentii. Legend has it that anyone who witnessed the passage of the wagon with his body would have paid with his own life, accompanying his emperor on the journey to the afterlife.