Scritti sull'arte - 9788857505862

Scritti sull'arte: Questa raccolta di tutti gli scritti di Umberto Boccioni riporta delle memorie fondamentali per la storia dell'arte contemporanea. Questi saggi, manifesti, lettere e diari con la propria fisionomia, estetica e poetica, concorsero a delineare uno di quei movimenti, il Futurismo, che si definirono grazie ai testi di Kandinsky, Malevic, Delaunay e Mondrian col nome di Avanguardie artistiche. Non solo ne emergono i particolari del percorso creativo e umano di un grande protagonista dell'arte contemporanea, qual è stato Umberto Boccioni, ma anche l'infatuazione positivista, il concetto di azione, modernità e rischio, nonché la fiducia nel progresso che hanno informato le riflessioni del primo Novecento italiano. Una società piena di aspirazioni rigenerative e speranze che tuttavia si dimostrano disattese dall'avanzare della guerra: "Da questa esistenza io uscirò con un disprezzo per tutto ciò che non è arte", scriveva Boccioni dal fronte in una lettera del 1916 pochi giorni prima della sua morte. Da qui scaturisce l'originalità del pensiero boccioniano teso al rinnovamento della sensibilità estetica del suo tempo a partire dalla vita, dalla realtà attuale, in un connubio arte-vita che rappresenta il nucleo più autentico e genuino del primo futurismo, ma che non manca di aneliti molte volte tragici e disincantati.
This compilation of all written by Umberto Boccioni brings the memoirs are fundamental to the history of contemporary art. These essays, posters, letters and diaries with their physiognomy, aesthetics and Poetics, contributed to outline one of those movements, Futurism, which defined thanks to Kandinsky, Malevich and Mondrian, Delaunay lyrics as artistic Vanguards. Not only did emerging details of human creative and a great protagonist of contemporary art, what was Umberto Boccioni, but also the concept of positivist action infatuation, modernity and risk, as well as confidence in progress which have informed the deliberations of the early twentieth century Italian. A company full of regenerative aspirations and hopes that however are disregarded by the advance of war: "From this existence I will go out with a disdain for anything that is not art," wrote Boccioni from the front in a letter of 1916 a few days before his death. From here comes the originality of thought boccioniano aimed at renewal of the aesthetic sensibility of his time starting from life, from the actual reality, in a combination art-life representing the most authentic and genuine of the first futurism, but it never fails to yearnings many times tragic and disillusioned.