Storielle vane - 9788883425196

Storielle vane: Storielle vane (Treves, 1876) è la prima raccolta di racconti e schizzi di viaggio di Camillo Boito, ingiustamente dimenticati dalla critica e dai lettori nella prima parte del Novecento, ma riscoperti intorno agli anni Cinquanta per opera di Bassani, che ne rilanciò la fortuna critica. Intellettuale eclettico, grande amico di Verdi, direttore dell'Accademia di Brera e animatore del dibattito artistico e culturale, finora Boito è sempre stato considerato a latere della grande Scapigliatura lombarda, sempre in ombra rispetto al più famoso fratello Arrigo, ma la "scansione" artistica di Chiara Cretella riesce a indicarne le precise peculiarità e originalità stilistiche. Esemplificando alcuni snodi stilistici e linguistici, spiegati alla luce delle discipline specialistiche conosciute dall'autore, la ricognizione della curatrice evidenzia le vette narrative più riuscite, come la novella che apre la raccolta, Un corpo, vero capolavoro del nostro secondo Ottocento. Il tessuto narrativo delle sue Storielle, veri petit tours che s'inscrivono nella direttrice di un Praga o di un Tarchetti, nel solco cioè di un "Effetto-Sterne" inaugurato dalla traduzione del Viaggio sentimentale da parte di Ugo Foscolo, fiorisce così di una miriade di riferimenti pittorici e letterari, che rileggono l'opera di Boito non come semplice vanitas, ma come l'affresco, o meglio la sinopia, di un romanzo mai compiuto.
Storielle vane (Treves, 1876) is the first collection of short stories and travel sketches by Camillo Boito, unjustly forgotten by critics and readers in the early part of the twentieth century, but rediscovered around the 1950s by Bassani, who relaunched the critical reception. Eclectic intellectual, a close friend of green, Director of the Accademia di Brera and animator artistic debate, so far Baldwin has always been considered on the fringes of the great Lombard Scapigliatura, always in the shade than the more famous brother Abel, but the "scan" art by Clare Charles manages to signify its specific peculiarities and originality of style. Exemplifying some stylistic and linguistic joints, explained in the light of the author's specialist disciplines, reconnaissance of most successful narrative highlights the peaks, like curator the novella that opens the book, body, masterpiece of our second half of the nineteenth century. The narrative fabric of his stories, real petit tours that fit on the head of a Prague or Tarchetti, following a "effect-Sterne" inaugurated by the translation of the sentimental journey by Ugo Foscolo, flowers so a myriad of pictorial and literary references, I reread the work of Boito not as simple vanitas, but as the fresco, or rather the sinopia , a novel ever made.