Un minuto oltre il futuro - 9788889291306

Un minuto oltre il futuro: Un intellettuale tormentato e disilluso incontra per un'intervista uno dei pochi imprenditori che in piena crisi economica riesce a far crescere la propria azienda. Vivono in mondi diversi e apparentemente non hanno nulla da condividere, se non il profondo affetto e la dolorosa nostalgia per un amico comune scomparso anni prima. Da quell'incontro avrà inizio un viaggio che partendo dalle memorie personali esplorerà luoghi dell'anima e storie collettive. Il primo, Carlo, sente allontanarsi i suoi riferimenti culturali, alla radice delle sue idealità e cerca di costruirsi faticosamente una propria originale visione del mondo; l'altro, Luigino, è ancorato con tenacia alla sua cultura contadina che continua a considerare un riferimento fondamentale per la sua storia umana e imprenditoriale. Carlo si sente tradito dalla storia, dalla società, dai suoi contemporanei, a cui aveva attribuito la capacità di cambiare, assieme a lui, il mondo per renderlo migliore; Luigino di fronte alle difficoltà che la vita gli propone non rimugina, si 'rimbocca le maniche con un unico scopo in testa: superarle. In uno dei loro primi dialoghi quando Carlo lo mette di fronte al problema della devastazione sociale causata dalla crisi economica con milioni di disoccupati e cassintegrati, Luigino risponde con lucido pragmatismo che la sua unica responsabilità da imprenditore è di salvaguardare il posto di lavoro ai 18 dipendenti della sua azienda. E poi il territorio: la Sabina, la Valle del Tevere con la sua storia e i suoi miti. "La mia terra è dove sono nato io, i miei nonni e i mie figli ed è quest
A tormented and disillusioned intellectual meets for an interview one of the few entrepreneurs who, in the midst of the economic crisis, manages to grow his company. They live in different worlds and seemingly have nothing to share, except deep affection and painful nostalgia for a mutual friend who passed away years ago. From that meeting will begin a journey that, starting from personal memories, will explore places of the soul and collective stories. The first, Carlo, feels his cultural references, at the root of his ideals, receding and tries to build his own original vision of the world; the other, Luigino, is tenaciously anchored to his peasant culture, which he continues to consider a fundamental reference point for his human and entrepreneurial history. Carlo feels betrayed by history, by society, by his contemporaries, to whom he had attributed the ability to change, together with him, the world to make it better; Luigino, faced with the difficulties that life offers him, does not brood, he rolls up his sleeves with a single goal in mind: to overcome them. In one of their first dialogues, when Carlo confronts him with the problem of the social devastation caused by the economic crisis with millions of unemployed and redundant workers, Luigino replies with lucid pragmatism that his only responsibility as an entrepreneur is to safeguard the jobs of his company's 18 employees. And then the territory: the Sabina, the Tiber Valley with its history and myths. "My land is where I, my grandparents and my children were born and this is where I was born.