Arteimpresa. Capitali intangibili. Luoghi, relazioni, persone - 9788877664372

Arteimpresa. Capitali intangibili. Luoghi, relazioni, persone: "La VII edizione di ArteImpresa si apre quest'anno all'insegna di un titolo che, oltre a costituire un orizzonte poetico e tematico, mi sembra possa suonare come un buon auspicio, un motivo da cui trarre tutti ispirazione. Il titolo "Capitali intangibili: luoghi, relazioni, persone", infatti, lascia per un attimo sullo sfondo la realtà produttiva dell'impresa e la dimensione degli oggetti, per concentrarsi piuttosto sull'impresa come spazio di rapporti sociali, professionali e umani: l'impresa e, più in generale, la realtà del lavoro, come un tempo e un luogo in grado di determinare in modo sempre più radicale il tipo di società in cui viviamo, plasmarne i valori e incidere tanto sul benessere economico delle persone quanto sulla loro dimensione relazionale e affettiva. Nello scegliere questo titolo mi sembra che gli organizzatori abbiano, a ragione, individuato nel rapporto tra la creatività degli artisti e il mondo delle imprese un rapporto di reciprocità e non si si ano limitati, come spesso accade, a vedere nei linguaggi dell'arte un'occasione per estetizzare processi produttivi che, nella realtà, all'arte restano completamente estranei." (Alessandro Rabottini)
"The 7th Edition of ArteImpresa opens this year with a title that, in addition to being a poetic and thematic horizon, I feel may sound like a good omen, a motif from which to draw any inspiration. The title "intangible Capital: places, relationships, people, in fact, leave for a while in the background the production of the company and the size of objects, concentrating rather on the enterprise as a space for social, professional and human relationships: the enterprise and, more generally, the reality of the work, as a time and a place that can determine in an ever more radical in the kind of society we live in , fashioning the values and affect the economic well-being of people as on their affective and relational dimension. In choosing this title it seems to me that the organizers have rightly identified in the relationship between the creativity of artists and the business world a reciprocal relationship and do not you anus limited, as so often, to seeing in languages of art an opportunity to aestheticise production processes which, in reality, art remain completely unrelated. " (Alessandro Rabottini)