Lavoro e passione. Milano e l'artigianato del boom economico - 9788891713889

Lavoro e passione. Milano e l'artigianato del boom economico: La fase della cosiddetta Ricostruzione e poi, ancor più, del Miracolo Economico - pur con i suoi errori, limiti e difetti - rimane un passaggio epocale per il nostro Paese. In quel torno di tempo gli italiani compiono una svolta senza uguali: alzano il livello medio della qualità della loro vita, assaporano per la prima volta un benessere fin lì sconosciuto; accedono a beni di consumo fino a poco prima inimmaginabili; approdano in luoghi culturali che avevano sempre osservato a distanza. Finalmente, forse più di ogni altra cosa, hanno la possibilità di darsi da fare, di progettare il proprio lavoro e il proprio futuro con probabilità di successo quasi rivoluzionarie. E sulle barricate dei rivoluzionari ci sono in prima fila sicuramente gli artigiani e i piccoli imprenditori: quelli che seguono la stella polare della loro genialità, della loro creatività, della loro dedizione al lavoro, della loro disponibilità a tirarsi su le maniche, e sudare, e sporcarsi le mani. Questo libro compie un primo passo verso la ricostruzione del ruolo svolto da Milano nel decisivo momento del boom e lo fa concentrandosi su uno dei soggetti più trascurati non solo dell'universo meneghino in particolare, ma anche di quello italiano in generale: la miriade di modesti artigiani che, caricandosi sulle spalle le pesantissime conseguenze di una guerra mondiale, avviarono o rilanciarono le proprie attività nella Milano degli anni Cinquanta.
The phase of the so-called reconstruction and then, even more, of the economic miracle-even with his mistakes, limits and flaws-remains a historic transition for our country. At that time come back the Italians make a turn without equal: raise the average level of the quality of their lives, enjoying for the first time a club there unknown; access to consumer goods previously unimaginable until recently; calling at cultural sites that had always observed from a distance. Finally, perhaps more than anything else, have a chance to get busy, to design their work and their future chances of success with almost revolutionary. And revolutionaries on the barricades are there in the front row certainly craftsmen and small business owners: those who follow the guiding star of their genius, their creativity, their dedication, their willingness to pull up your sleeves, and sweating, and get their hands dirty. This book takes a first step towards the reconstruction of the role played by Milan in the decisive moment of the boom and it does so by focusing on one of the most overlooked subjects not only of the universe of Milan in particular, but also that Italian in General: the myriad of modest craftsmen, charging on the shoulders the heavy consequences of a war, launched or relaunched its activities in Milan in the 1950s.