L'amico ebreo - 9788868334383

L'amico ebreo: "Chi salva una vita, salva il mondo intero". Questa massima del Talmud si presta perfettamente a descrivere la vicenda miracolosa svoltasi dal 1942 al 1945, a Carignano, paese in provincia di Torino, che Gian Piero Bona rivela in questo romanzo autobiografico. La famiglia Bona accoglie in casa propria Sergej, ebreo quindicenne di origine russa, coetaneo e compagno di conservatorio di Gian Piero, proteggendolo dai rastrellamenti che già colpiscono parenti e amici. Sergej viene fatto figurare come un lontano parente, stratagemma che lo pone al riparo dalle insistenti attenzioni del comandante locale delle SS, Richtel, personaggio grottesco e imprevedibile che dopo l'8 settembre ha deciso di installarsi proprio nella villa dei Bona. Il contatto quotidiano con l'aguzzino e il pericolo cui sono costantemente esposti gli abitanti della villa favoriscono l'instaurarsi di un profondo senso di comunanza tra Sergej e Gian Piero, ulteriormente rinsaldato dalla passione per la musica e la poesia, dall'implacabile crudeltà degli occupanti tedeschi, e soprattutto dagli orrori - già in parte noti - della Shoah. Ma l'intervento di forze misteriose sembra avere ragione della terribile minaccia che grava sul destino del giovane latitante e della coraggiosa famiglia che lo ospita...
"Whoever saves one life, saves the world entire." This saying of the Talmud lends itself perfectly to describe the miraculous story which took place from 1942 to 1945, in Carignano, town in the province of Turin, Gian Piero Babe reveals in this autobiographical novel. The family welcomes home-old Jew Bona Sergey, Russian born contemporary and fellow Conservatory of Gian Piero, shielding them from raids that already affect friends and family. Sergey is done appear as a distant relative, stratagem which puts him away from pushy attentions of the local commander of the SS, Richtel, grotesque and unpredictable character after the 8 September decided to settle right in the villa of Bona. Daily contact with the tormentor and the danger which are constantly exposed to the inhabitants of villa favour the establishment of a deep sense of commonality between Sergei and Gian Piero, further strengthened by their passion for music and poetry, from the relentless cruelty of German occupiers, and especially from the horrors-already partly known-of the Holocaust. But the intervention of mysterious forces seem to have reason for the terrible threat that weighs on the fate of the young fugitive and brave family that hosts it.