Il Bonami dell'arte. Incontri ravvicinati nella giungla contemporanea - 9788837099053

Il Bonami dell'arte. Incontri ravvicinati nella giungla contemporanea: Il titolo non tragga in inganno il lettore! Francesco Bonami non firma un manuale di arte contemporanea, non fa classifiche di merito né si erge a giudice sputasentenze. Non nasconde neppure il suo vero pensiero dietro a falsi pudori. Scrive ciò che pensa senza pretendere di avere ragione. Ma tanto è graffiante, talvolta spietato con gli altri, tanto sa essere ironico con se stesso. I suoi "incontri ravvicinati" sono brevi ritratti di personaggi che egli ha incrociato in qualità di curatore di mostre e di critico d'arte. Oltre sessanta protagonisti del panorama contemporaneo: Bonami racconta come li ha conosciuti, ricorda gli incontri/scontri, rivela le aspettative generate e non sempre soddisfatte, riconoscendo anche qualche abbaglio preso negli anni. Artisti, architetti, galleristi, collezionisti, mecenati: sono queste le bestie che popolano la giungla contemporanea che, scrive Bonami, "ricorda quella del Doganiere Rousseau, dove neppure le belve più feroci fanno paura. La giungla dell'arte più che pericolosa è fastidiosa, molti dei suoi abitanti non mordono, ma pungono come insetti. Ma, come una giungla, è anche misteriosa, affascinante, lussureggiante e lussuriosa. Nella mia vita l'ho attraversata come un esploratore, finché mi ci sono perso dentro diventandone parte."
The title does not mislead the reader draw! Francesco Bonami a manual signature not contemporary art, does not merit rankings nor is judgmental judge. Nor does not hide his real thought behind false modesty. Writes what he thinks without claim to be right. But so is biting, sometimes ruthless with others, both known to be ironic with himself. His "close encounters" are short portraits of personalities who he crossed as exhibition curator and art critic. More than 60 players in the contemporary panorama: Bonami recounts how he met, recalls meetings/battles, reveals the expectations generated and not always met, recognizing some blunder took over the years. Artists, architects, dealers, collectors, patrons: these are the beasts that inhabit the contemporary jungle, writes Bonami, "reminiscent of the customs officer Rousseau, where even the most ferocious beasts are afraid. The jungle of art more than dangerous is annoying, many of its inhabitants do not bite but sting like insects. But, like a jungle, is also mysterious, charming, luscious and lustful. In my life I crossed like an Explorer, until I lost in becoming part. "