Aree marginali. Sostenibilità e saper fare nelle Alpi - 9788891760869

Aree marginali. Sostenibilità e saper fare nelle Alpi: Da sempre in continua tensione tra bene e male, tra sacralizzazione e demonizzazione, delle Alpi esiste una pluralità di immagini e di rappresentazioni elaborate nel corso dei secoli e via via costruite su fantasiosi racconti di paura, paesaggi idilliaci e incontaminati in cui ritrovare tradizioni genuine, territori marginali e isolati. Le aree marginali di cui si dà conto sono quelle del versante italiano che dagli anni '60 del secolo scorso, in seguito al rapido sviluppo delle industrie, hanno conosciuto un significativo spopolamento, sono state abbandonate e totalmente private della possibilità di una ripresa economica e sociale. Sono così scomparse non solo figure professionali che possedevano competenze specifiche per l'economia agrosilvopastorale, ma anche un processo di inculturazione che riguardava conoscenze e saperi di natura orale che avevano caratterizzato fino ad allora la società alpina. Negli ultimi anni scienze sociali e discipline affini stanno registrando un'inversione di tendenza: in determinati contesti il rapporto tra abitanti e territorio alpino ha innescato processi virtuosi di sviluppo locale che si pongono come pratiche interessanti per l'impostazione di politiche territoriali per la montagna, effettivamente orientate ai reali bisogni degli abitanti. Si tratta di una ripresa di interesse per la montagna in gran parte caratterizzata da nuovi modi creativi di porsi nei suoi confronti per quanto riguarda l'abitare, il fare impresa, l'utilizzo delle risorse locali e la fruizione ambientale. Il volume intende documentare, analizzare e riflettere sul feno
Always in continuous tension between good and evil, between sacralization and demonization, the Alps there is a plurality of images and representations developed over the centuries and gradually built on fanciful tales of fear, idyllic landscapes and unspoiled where authentic traditions, marginalised and isolated. The fringe areas which gives an account are those of the Italian side that 60 years of the last century, following the rapid development of industries, have experienced significant depopulation, were abandoned and totally deprived of the possibility of an economic and social recovery. I am so missing not only professionals who possess specific skills for agroforestry economy, but also a process of inculturation which related to knowledge and knowledge of oral nature that had characterized until then the company Alpina. In recent years social sciences and related disciplines are experiencing a turnaround: in certain contexts the relationship between people and the Alpine region has triggered virtuous processes of local development posed as interesting practices for setting policies for the mountain, actually real-oriented needs of the inhabitants. It is a revival of interest in the mountain largely marked by new creative ways to stand against him as for living, doing business, the use of local resources and environmental use. The volume aims to document, analyze and think about feno