Il sole in tasca. L'utopia concreta di Adriano Olivetti e Silvio Berlusconi - 9788804574194

Il sole in tasca. L'utopia concreta di Adriano Olivetti e Silvio Berlusconi: A un primo sguardo, l'accostamento dei nomi di Silvio Berlusconi e Adriano Olivetti potrebbe risultare eccentrico e suscitare stupore o curiosità. Eppure, come suggerisce Sandro Bondi, non mancano evidenti affinità tra queste due figure di imprenditori "anomali", indisciplinati ed eretici. Scavando nel terreno delle analogie, pur senza dimenticare la differenza dei contesti, l'autore individua i tratti unificanti delle due personalità, e pone il frutto della loro energia creativa all'interno di un'unica cornice progettuale, spirituale ed etica. Ugualmente interessati all'urbanistica, alla comunicazione e alla cultura Olivetti e Berlusconi ritengono che il capitale umano costituisca la fonte della produzione, non soltanto del capitale economico, ma anche del capitale sociale, del tessuto originario della società. E se Olivetti, colloca questa sorta di "rivoluzione culturale" nel solco del personalismo comunitario del filosofo cattolico Emmanuel Mounier, Berlusconi la converte in una politica tesa a tenere insieme ciò che le utopie violente e disumane del XX secolo, hanno sempre disgiunto: l'ideale e la vita. Se pensiamo a quanto, nei regimi totalitari, l'ideologia del lavoro ha comportato in perdita di vite umane e in alienazione sistematica della vita, bisogna riconoscere che sia Olivetti che Berlusconi hanno scommesso sulle risorse interiori dell'uomo dell'uomo, per affrancarlo definitivamente da ogni forma di "statolatria e partitocrazia".
At first glance, the combination of the names of Silvio Berlusconi and Adriano Olivetti may be quirky and arouse AWE or curiosity. Still, as suggested by Sandro Bondi, there are obvious similarities between these two figures of entrepreneurs "abnormal", undisciplined and heretics. Digging in the soil of the similarities, while not forgetting the difference of contexts, the author identifies the unifying traits of two personalities, and places the result of their creative energy within a single project, spiritual and ethical frame. Equally interested in urban planning, communication and culture Olivetti and Berlusconi argue that human capital is the source of production, not only economic, but also social capital capital of the original fabric of society. And if Olivetti, puts this sort of "cultural revolution" in the wake of the community personalism of Catholic philosopher Emmanuel Mounier, Berlusconi makes it a policy to hold together what violent and inhuman utopias of the 20th century, have always separated: the ideal and the life. If we think about how, in totalitarian regimes, the ideology of work resulted in loss of life and in life, we must admit that it is systematic alienation Olivetti that Berlusconi have bet on the inner resources of man man, to fasten it permanently from any form of "statolatry and party politics".