La fine del «consumatore» e la nascita della human satisfaction - 9788896785096

La fine del «consumatore» e la nascita della human satisfaction: Chi crede nei valori etici ha constatato in ogni tempo il fallimento dell'economia razionalistica e dell'homo oeconomicus, orientato egoisticamente al profitto. Si sente sempre più diffusa, anche tra imprenditori e manager, l'esigenza di evolvere la customer satisfaction e il vecchio modello "consumatore", nel rispetto dell'essere umano-cliente e delle sue misurabili necessità da soddisfare, emotive, razionali ed etiche, per ottenere dal mercato il profitto come "premio". Autorevoli professionisti nelle discipline umanistiche, economiche, di marketing e comunicazione, analizzano questa tendenza, sulla cui base l'autore propone la visione e il metodo human satisfaction, multidisciplinare e multicreativo, con i relativi vantaggi. Vengono delineate, inoltre, le prospettive di una concezione distica chiamata "edificio di marketing", che pone alle fondamenta ricerche e strategie, al primo secondo e terzo piano la comunicazione interna, esterna e per la "comunità di marca", da cui dipende il massimo fatturato.
Those who believe in the ethical values found in each time the failure of Rationalist economics and of homo economicus, selfishly oriented to profit. Feels increasingly widespread, even among entrepreneurs and managers, the need to evolve the customer satisfaction and the old model "consumer", respecting the human being-client and its emotional needs to be met, measurable, rational and ethical issues, to get the market profit as "prize". Influential professionals in the humanities, economics, marketing and communications, analyze this trend, on the basis of which the author has the vision and the human satisfaction, multidisciplinary and multicreativo, with their respective advantages. Outlines also the prospects of a distica called "marketing" building, laying the foundations of research and strategies, the first second and third floors, external and internal communications for "brand communities", which determine the maximum turnover.