Pace in Guatemala. I colloqui segreti tra il governo e la guerriglia e gli storici Accordi di pace - 9788883359576

Pace in Guatemala. I colloqui segreti tra il governo e la guerriglia e gli storici Accordi di pace: Nel dicembre del 1996 il governo guatemalteco e i guerriglieri firmarono uno storico Accordo di pace. Quando, alla presenza del segretario generale dell'ONU Butros Ghali e di diversi capi di Stato e di governo, il presidente Alvaro Arzù e il comandante guerrigliero Rotando Moran uscirono insieme nella piazza centrale di Città del Guatemala per accendere la fiaccola di pace, la folla che gremiva la piazza non poteva credere ai suoi occhi. Si poneva fine così a un conflitto brutale costato circa duecentomila vittime, in maggioranza civili delle comunità indigene maya. Poco si conosce, però, del ruolo che la Comunità di Sant'Egidio svolse per facilitare il raggiungimento di questo risultato: un infaticabile lavoro diplomatico volto in primo luogo a far sì che le parti in guerra si incontrassero direttamente, potessero parlarsi faccia a faccia. Nell'ultima fase del processo di pace in Guatemala, infatti, si realizzarono differenti incontri segreti di dialogo tra i presidenti Ramiro de Leon Carpio e poi Alvaro Arzù da una parte, e la Comandancia General della guerriglia dall'altra. Tramite la sua testimonianza personale, la ricostruzione dei contenuti delle riunioni e una serie di interviste ai protagonisti, l'autore ripercorre un segmento significativo e poco conosciuto dei negoziati di pace, quando il governo e la guerriglia del Guatemala, come avversari e non più come nemici, riuscirono a stabilire quel livello di fiducia e mutuo rispetto che permise infine la firma degli Accordi.
In December 1996 the Guatemalan Government and the guerrillas signed a historic peace agreement. When, in the presence of UN Secretary General Boutros Ghali and several heads of State and Government, President Alvaro Arzu and guerrilla commander Turning Moran went out together in the central square of Guatemala City to light the torch of peace, the crowd which filled the square couldn't believe his eyes. It ended a brutal conflict cost about 200 victims, most of them civilians of indigenous maya. Little is known, however, of the role that the community of Sant'Egidio was to facilitate the achievement of this result: a tireless diplomatic efforts aimed primarily at ensuring that the warring parties meet directly, they could talk to each other face to face. In the last phase of the peace process in Guatemala, in fact, different were secret meetings of dialogue between Presidents Ramiro de Leon Carpio and then Alvaro Arzu of the one part, and the Comandancia General of the guerrillas on the other. Through his personal testimony, reconstruction meeting content and a series of interviews, the author traces a significant segment and little known peace negotiations when the Government and the guerrillas of Guatemala, as adversaries and not as enemies, were able to determine that level of trust and mutual respect that allowed finally signing agreements.