Vita ordinaria e senso del comune. Per un'etica dell'opacità - 9788879167949

Vita ordinaria e senso del comune. Per un'etica dell'opacità: L'interrogativo e il profilo etico allargano l'esperienza teoretica e pratica in direzione di altri/e sullo sfondo dell'orizzonte più ampio che il più-che-vita mette in gioco. L'etica ha il suo terreno in questo gioco di rinvii tra sfera personale e sfera interpersonale, tra riflessione critica e costellazioni emotive in cui si configura il senso della vita umana. Un processo aperto che ha il suo punto di articolazione nel sentimento dell'autonomia e del rispetto per la vita in ogni sua forma e la sua linea di confine nella dignità. Come l'etica, la dignità non risponde a una virtù o ad un valore preciso rinviando sempre e comunque allo sfondo che mantiene la distanza tra affidamento e resistenza, senso comune e senso di sé. È la distanza che consente di mantenere aperto l'orizzonte come linea immaginaria di un altrimenti e di un altrove. Questo testo vuole essere un esercizio senza pretendere conclusioni o tentare meta discorsi nella convinzione che argomentare non richiede solo presentare e dare ragioni, ma risvegliare il senso comune, lasciar parlare la vita ordinaria sottraendosi al dispotismo della ragione.
The question and theoretical and practical ethical widen experience towards more against the backdrop of broader horizon than the more-than-life brings into play. Ethics has its ground in this game of references between personal and interpersonal sphere, between critical thinking and emotional constellations in which you configure the meaning of human life. An open process which has its pivot point in feeling of autonomy and respect for life in all its forms and its borderline in dignity. Like ethics, dignity does not respond to a virtue or a precise value returning again and again to the background which maintains the distance between expectations and endurance, common sense and sense of self. Is the distance that keeps open the horizon as imaginary line of an otherwise and elsewhere. This text aims to be an exercise without expecting any conclusions or try meta discourses in the belief that argue doesn't require just submit and give reasons, but awaken common sense, let talk about ordinary life from the despotism of reason.