Irregolari. Sottoculture di strada e di stadio tra Europa e Nord America 1870-1914 - 9788832165098

Irregolari. Sottoculture di strada e di stadio tra Europa e Nord America 1870-1914: Gli anni a cavallo tra '800 e '900 rappresentano un periodo di straordinari mutamenti per l'Europa e il Nord America ed è in questo specifico contesto di evoluzione delle dinamiche sociali che le sottoculture di strada e di stadio si affacciano per la prima volta sullo scenario dei grandi agglomerati urbani. Tale fenomeno, affonda le sue radici proprio negli ultimi decenni del XIX secolo quando la gioventù della working class, attraverso stretti legami di banda e marcate alterità stilistiche e comportamentali, ridefinisce un senso di comunità pericolosamente eroso dalle trasformazioni in atto all'epoca. "Irregolari" si immerge nei quartieri popolari di Glasgow e Manchester, Parigi e Boston, Liverpool e Londra per raccontare l'emergere di questa nuova concezione della gioventù descrivendone i caratteri peculiari e le gesta eclatanti così come il difficile rapporto con la classe politica e l'apparato mediatico, senza trascurare una quanto mai necessaria riflessione sul profondo lascito che ognuna di queste sottoculture è stata in grado di trasmettere e che ancora oggi innerva le strade e le gradinate sulle due sponde dell'Atlantico.
The years between the 19800s and the 1900s represent a period of extraordinary change for Europe and North America. scenario of large urban areas. This phenomenon is rooted in the last decades of the 19th century when the youth of the working class, through close gang ties and marked stylistic and behavioral otherties, redefines a sense of community dangerously eroded by transformations taking place at the time. "Irregular" immerses himself in the working-class districts of Glasgow and Manchester, Paris and Boston, Liverpool and London to recount the emergence of this new conception of youth describing its peculiar characteristics and egregious deeds as well as the difficult relationship with the political class and the media apparatus, without neglecting a much-needed reflection on the deep legacy that each of these subcultures has been able to transmit and that still today innervates the streets and bleachers on both sides of the Atlantic.