Fanum Iunonis melitense. L'area centrale del santuario di Tas-Silg a Malta in età tardo-repubblicana - 9788872288269

Fanum Iunonis melitense. L'area centrale del santuario di Tas-Silg a Malta in età tardo-repubblicana: Le attività della Missione Archeologica Italiana a Malta, iniziate nel 1963, portarono alla luce a Tas-Sil? i resti di un luogo di culto che fu da subito identificato con il fanum Iunonis di cui parla Cicerone. Del santuario, frequentato dall'età preistorica sino alla trasformazione in chiesa cristiana, si conservano scarse evidenze monumentali, per la maggior parte riferibili agli interventi di ristrutturazione attuati in età tardo-repubblicana, quando gli spazi vengono riorganizzati e l'area centrale - gravitante intorno al tempio - è monumentalizzata con la costruzione di una corte-peristilio che impiega su tre lati l'ordine dorico e i capitelli corinzio-sicelioti sul braccio antistante l'ingresso al tempio. Si tratta di un intervento coevo alle ristrutturazioni di alcuni centri urbani della provincia Sicilia (di cui Malta fa parte), e probabilmente realizzato grazie all'iniziativa di personaggi che svolgevano i propri affari tra l'arcipelago maltese e la Sicilia. Negli stessi anni viene costruita anche la celebre domus di Rabat, i cui materiali architettonici presentano strette affinità con quelli del santuario.
The activities of the Italian archaeological Mission in Malta started in 1963, unearthed in Tas-Sil? the remains of a place of worship which was immediately identified as fanum En mentioned by Cicero. The shrine, attended from prehistory until the transformation in Christian Church, there are scant evidence, mostly relating to restructuring measures implemented in late Republican age, when spaces are reorganized and the Center area-gravitating around the temple-Theatre is by building a peristyle Court-which takes on three sides the Doric and Corinthian capitals-sicels on arm in front of the entrance to the temple. This is a contemporary intervention to restructuring of some urban centres of the province Sicily (of which Malta forms part), and presumably recorded thanks to the initiative of characters who were their business between the maltese Islands and Sicily. In the same years was built the famous domus of Rabat, whose architectural materials have narrow affinities with those of the shrine.