Chiedo notizie o di vita o di morte. Lettere a Don Giovanni Rossi cappellano militare nella grande guerra - 9788832266078

Chiedo notizie o di vita o di morte. Lettere a Don Giovanni Rossi cappellano militare nella grande guerra: Il libro raccoglie una selezione delle lettere indirizzate a don Rossi, cappellano militare nel corpo dei Granatieri durante la Grande Guerra. La richiesta di "notizie di vita o di morte" da parte di parenti e conoscenti è il denominatore comune di questi documenti, conservati dal sacerdote. "Di questo documento collettivo a molte voci si possono dare due letture, non alternative, perché tutte due valide e reciprocamente in grado di completarsi", scrive Mario Isnenghi, autore di un'ampia prefazione. La prima "scorrerà queste pagine doloranti come un reliquiario di vittime: corpi trafitti e devastati, angosce vissute, speranze coltivate sino all'estremo, una terribile contabilità e serialità di figure, situazioni e ruoli, che tornano ogni volta a profilarsi come unici accanto a ogni 'caduto'". La seconda lettura è più propriamente storica: "Ciò che vediamo in atto è un altro rilevante capitolo di delega dello Stato e della società alla Chiesa, o di supplenza cattolica. Stavolta ciò che viene affidato alle cure di vescovi, parroci, cappellani non è buona parte del tempo libero del soldato, cioè il corpo e l'anima del militare da vivo; sono il corpo e l'anima del militare da morto".
The book collects a selection of letters addressed to Fr Rossi, a military chaplain in the Corps of Greasers during the Great War. The request for "news of life or death" by relatives and acquaintances is the common denominator of these documents, preserved by the priest. "Many voices can give this collective document two readings, not alternatives, because they are both valid and mutually capable of completing themselves," writes Mario Isnenghi, author of an extensive foreword. The first "will flow these aching pages like a reliquary of victims: bodies pierced and devastated, anguish lived, hopes cultivated to the extreme, a terrible accounting and seriality of figures, situations and roles, which come back every time to loom as unique next to each 'fallen'". The second reading is more properly historical: "What we see in place is another important chapter of the delegation of the state and society to the Church, or of Catholic substitution. This time what is entrusted to the care of bishops, parish priests, chaplains is not much of the soldier's free time, that is, the body and soul of the military alive; they are the body and soul of the soldier as a dead man."