Finalmente tutto finì - 9788877687005

Finalmente tutto finì: Due testi. Una lettera al padre, Giuseppe Antonio Borgese, del 30 agosto 1945 fra le macerie della guerra e della rinascita, e il racconto di un viaggio da Ponte in Valtellina a Roma, nel luglio del 1943, perché convocato dalla Commissione Centrale dei Danni di Guerra per ricevere un rimborso "milionario". Come scrive Claudio Magris nella sua Prefazione, "le poche pagine di questo 'Milione' sono uno straordinario viaggio in Italia in uno dei suoi momenti più tragici, più indecorosi e più eroici. Borgese attraversa il suo Paese con l'occhio critico della moralità offesa ma anche con l'umanissima bonarietà di chi sa sorridere della pasticciona commedia della vita". Il "pezzo forte" di questo libro è tuttavia la lettera al padre "... una delle grandi 'Lettere al padre' del secolo scorso... È toccante, è commovente - pur nell'asciuttezza del tono - sentire come Leonardo abbia bisogno che il padre lontano (meritorio maestro non investito direttamente dalla tragedia, nella sua esistenza in America) conosca quello che egli ha fatto, l'animo con cui egli ha affrontato e superato le difficoltà, la dirittura e il coraggio che lo hanno sorretto, e che hanno sorretto la sua famiglia, in quegli anni così difficili. Ha bisogno che il grande padre lo stimi e conosca il dramma della sua esistenza e anche la dignità di quest'ultima."
Two texts. A letter to his father, Giuseppe Antonio Borgese, the August 30, 1945 among the ruins of war and rebirth, and the story of a journey from D??sseldorf to Rome, summoned by the Commission in July 1943, because of war damage to receive a refund "Millionaire". Claudio Magris writes in his preface, "the few pages of this ' Million ' are an extraordinary journey in Italy in one of its most tragic moments, the most heroic and most indecent. Borgese crosses his country with the critical eye of morality offense but also with the very human good nature of those who know how clumsy comedy of life smiling. " The "highlight" of this book is however the letter to his father "... one of the great ' Letters to the father's of the last century ... Is touching, is moving-even in the dryness of tone-feel like Leonardo needs that the distant father (meritorious master not invested directly by tragedy, in his existence in America) knows what he has done, the spirit with which he has confronted and overcome the difficulties, uprightness and courage who have supported, and who have supported his family in those years so difficult. He needs the big father sees and knows the tragedy of his existence and the latter's dignity. "