John Henry Newman e l'abito mentale filosofico. Retorica e persona negli «Scritti dublinesi» - 9788838241222

John Henry Newman e l'abito mentale filosofico. Retorica e persona negli «Scritti dublinesi»: Le riflessioni formulate da John Henry Newman durante la sua permanenza a Dublino (1851-1859) sono qui considerate per la prima volta nella loro totalità e nel loro pieno significato, nel tentativo di dimostrare come la loro unità non sia solo meramente cronologica ma anche concettuale. L'analisi dei volumi, degli articoli e dei sermoni, oltre a ricostruire lo sfondo storico e le ragioni che portarono alla decisione di erigere una Università cattolica in Irlanda, consente un'originale comparazione del pensiero di Newman con quello di tre autorevoli figure discusse negli Scritti Dublinesi: Aristotele, Cicerone e Locke; l.influenza del primo viene presentata in una nuova luce e accostata alla retorica ciceroniana e all.utilitarismo di Locke e dei suoi seguaci. Vengono inoltre analizzate le differenti dimensioni della persona umana che si evincono dagli Scritti, il concetto di unità della conoscenza e di abito mentale filosofico, offrendo così un'ampia considerazione critica sulla relazione tra moralità e sapere, sulla difesa della conoscenza liberale, sulla dimensione artistica e morale dell'essere umano, in opposizione a tendenze dell'etica moderna quali l'utilitarismo, il deontologismo e il sentimentalismo. Non manca un'interessante riflessione sull'attualità delle questioni sollevate dagli Scritti Dublinesi con riferimento all'inquieto evolversi del mondo universitario e ad alcuni grandi autori del pensiero contemporaneo.
The reflections made by John Henry Newman during his stay in Dublin (1851-1859) are considered here for the first time in their entirety and in their full meaning in an attempt to demonstrate their unity is not purely chronological but also conceptual only. Analyzing volumes of articles and sermons as well as reconstruct the historical background and the reasons that led to the decision to erect a Catholic University in Ireland, allows a unique comparison of Newman's thought with that of three influential figures discussed in Dubliners: Aristotle, Cicero and Locke; l. influence of first is presented in a new light and approached the rhetoric of Cicero and all. utilitarianism of Locke and his followers. It also analyzed the different dimensions of the human person that further explanation from the writings, the concept of unity of knowledge and mental philosophy, thus offering a wide critical consideration on the relationship between morality and knowledge, on the defence of liberal artistic and moral dimension, knowledge of the human being, as opposed to modern ethics trends such as utilitarianism, deontologismo and sentimentality. Not missing an interesting reflection on the relevance of the issues raised by Dubliners with reference to the restless evolution of academia and some great writers of contemporary thought.