In Algeria. Immagini dello sradicamento. Ediz. illustrata - 9788843066247

In Algeria. Immagini dello sradicamento. Ediz. illustrata: Pensate per essere un supporto di ricerca senza alcuna velleità estetica, le immagini fotografiche presentate per la prima volta in Italia da questo libro sono scattate in Algeria durante la guerra di indipendenza (1954-1962). L'autore - il giovane Pierre Bourdieu - viene catapultato nel paese maghrebino per svolgere il servizio militare e qui decide di trattenersi sotto l'impulso di un faustiano desiderio di conoscenza. Sperimenta così un caleidoscopio di strumenti di inchiesta e realizza centinaia di foto che nel libro sono accompagnate da lunghi estratti degli scritti di argomento algerino di Bourdieu, alcuni mai tradotti prima. Se il cuore di queste fotografie è certamente lo sradicamento inferto dalla politica coloniale, attorno, tuttavia, emerge il tema dello spazio di possibilità aperto dalla rivoluzione, che sembra incrinare alcuni rapporti di dominio tanto tra algerini e francesi, quanto all'interno della stessa società tradizionale araba: uomini e donne, padri e figli, giovani e vecchi. L'Algeria di Bourdieu, però, parla anche di noi e suggerisce un gioco di specchi con ciò che l'intero Occidente è oggi, con la sua identità, costruita storicamente in opposizione all'Altro orientale, all"'indigeno", al "selvaggio" africano, al "musulmano". Forse è proprio questa identità, oggi, a dover essere riconsiderata. Le periferie stanno diventando centro e il centro è incapace di governare la transizione.
Designed to be a research support without any aesthetic ambitions, the photographic images presented for the first time in Italy by this book are taken in Algeria during the war of independence (1954-1962). The author-the young Bourdieu-is catapulted in Maghreb country to perform military service and here decides to stand under the impulse of a Faustian thirst for knowledge. Experience a kaleidoscope of investigative tools and implements hundreds of photos in the book are accompanied by long excerpts of the writings of Algerian argument of Bourdieu, some never translated before. If the heart of these photographs is certainly the uprooting inflicted by colonial politics, however, emerges around the theme of space of possibilities opened up by the revolution, which seems to undermine some relations of domination between Algerians and French, because within the same traditional Arab society: men and women, fathers and children, young and old. The Algeria of Bourdieu, however, also speaks to us and suggests a game of mirrors with what the entire West is today, with its identity, built historically in opposition to another Asian, all "indigenous", "wild" is African, the "Muslim". Perhaps it is this identity, today, must be reconsidered. The suburbs are becoming the Center and the Center is unable to govern the transition.