Dio è anche giardiniere. La Creazione come ecologia compiuta - 9788839904751

Dio è anche giardiniere. La Creazione come ecologia compiuta: A partire dal XVII secolo, il pensiero sulla creazione è stato in massima parte dominato da un teismo illuministico che concepiva Dio come principio quasi impersonale, privo di soggettività. Oggi, però, di fronte alla crisi ecologica è più che mai urgente che la razionalità teologica prenda in carico, secondo un nuovo profilo, sia il Dio di Gesù Cristo sia il mondo creato. Ecco allora che Christophe Boureux ridà un ruolo centrale alla sola nozione in grado di illuminare la scena: la creazione in Cristo, «primogenito di ogni creatura». Nei testi biblici il Risorto appare a Maria Maddalena in veste di giardiniere. Prende cioè la figura di quel Dio che, al momento della creazione del mondo, realizza un giardino e lo affida alle cure dei progenitori. Il giardino è un luogo di convivialità universale. E il giardiniere è chiamato a orchestrarne gli elementi, lavorando a questa convivialità: egli diviene così, in qualche modo, l'annunciatore della ricapitolazione in Cristo di tutte le cose. Boureux offre una riflessione stimolante sulla posta in gioco ecologica, spingendosi oltre l'abituale concetto di "natura": declinando il tema della "creazione" come paesaggio, egli dice l'instaurazione paziente di un'interdipendenza fra tutte le entità, destinate a dare il meglio di se stesse. L'umano non è né despota né amministratore del mondo, bensì ospite attento, scientificamente e moralmente riconoscente della convivialità di cui è responsabile. Straordinaria avventura intellettuale, questo libro, colto e raffinato, è destinato a sorprendere positivamente e a divenire complemento ideale
Since the 17th century, thought about creation has been largely dominated by an Enlightenment theism that conceived God as an almost impersonal principle, devoid of subjectivity. Today, however, in the face of the ecological crisis, it is more urgent than ever that theological rationality takes charge, according to a new profile, both the God of Jesus Christ and the created world. This is when Christophe Boureux gives a central role to the only notion that can illuminate the scene: the creation in Christ, "the firstborn of every creature". In the biblical texts, the Risen of Mary Magdalene appears as a gardener. That is, he takes the figure of that God who, at the time of the creation of the world, creates a garden and entrusts it to the care of the progenitors. The garden is a place of universal conviviality. And the gardener is called to orchestrate the elements, working on this conviviality: he thus becomes, in some way, the announcer of the recapitulation in Christ of all things. Boureux offers an inspiring reflection on the ecological stakes, going beyond the usual concept of "nature": declining the theme of "creation" as a landscape, he says the patient establishment of an interdependence between all entities, destined to give their best. The human is neither despot nor administrator of the world, but attentive, scientifically and morally grateful host of the conviviality for which he is responsible. Extraordinary intellectual adventure, this book, cultured and refined, is destined to surprise positively and become an ideal complement