Teologia e arti visive. Per una prospettiva antropologica - 9788821594854

Teologia e arti visive. Per una prospettiva antropologica: Se è vero che "non c'è via più sicura per evadere dal mondo che l'arte", è altrettanto vero che "non c'è legame più sicuro con esso che l'arte" (Goethe). È da questa convinzione che prende le mosse il presente volume, nel tentativo di intraprendere un cammino per comprendere meglio il mistero dell'uomo proprio percorrendo con convinzione i sentieri tracciati dall'arte in tutte le sue forme. L'itinerario proposto è lo stesso tracciato dalla storia della salvezza: creazione, de-creazione (peccato) e ri-creazione (grazia e giustificazione). L'auspicio ultimo è tutto racchiuso in un invito: quello di riconsiderare il compito sempre attuale di pensare l'uomo, la sua storia, il suo mondo, passando dalla sola comprensione alla contemplazione commossa e silente della bellezza del creato.
If it is true that "there is no safer way to escape from the world that art", it is also true that "there is no safer bond with it that art" (Goethe). And this conviction that builds this volume, in an attempt to undertake a journey to better understand the mystery of man right along with conviction the footpaths by the art in all its forms. The proposed route is the same path from salvation history: creation, creation (SIN) and re-creation (grace and justification). The hope is all packed into an invitation: to reconsider the task always relevant thinking man, his story, his world, moving from understanding only to heartfelt and silent contemplation of the beauty of creation.