Una cura per la terra. Manifesto di un ecopragmatista - 9788875781675

Una cura per la terra. Manifesto di un ecopragmatista: Uno dei padri del movimento ambientalista propone un'originale riflessione sul presente e il futuro della Terra. Con una parola d'ordine: bisogna avere il coraggio di mettere in discussione e ripensare i mantra dell'ambientalismo. Esplosione demografica, riscaldamento globale, inquinamento e urbanizzazione stanno cambiando il volto del nostro pianeta. Sono forze potenti, con conseguenze imprevedibili che potrebbero mettere a repentaglio la sopravvivenza della società così come la conosciamo oggi. Siamo insomma alle porte di una profonda trasformazione: il punto non è come evitarla, ma come affrontarla per evitare che ci travolga. E il modo migliore è lasciarsi alle spalle trent'anni di un dibattito pubblico troppo compromesso da ideologie e politicizzazioni e troppo poco informato, e dire le cose come stanno senza paura di essere ruvidi, scomodi, eretici. L'urbanizzazione è un fattore di sviluppo, e come tale va trattato. L'energia nucleare è oggi necessaria per liberarci dalla dipendenza dei combustibili fossili. Gli organismi geneticamente modificati non sono il "cibo di Frankenstein", e potrebbero sfamare milioni di persone. La geoingegneria, la scienza che interviene a modificare il clima, non va demonizzata. Non si tratta solo del passaggio a una nuova ideologia: è un cambiamento più profondo, è il totale abbandono di qualsiasi ideologia a favore del più lucido e laico pragmatismo.
A founding father of the environmental movement proposes an original reflection on the present and the future of the Earth. With a password: you have to have the courage to question and rethink the mantra of environmentalism. Population explosion, urbanization, pollution and global warming are changing the face of our planet. Are powerful forces, with unpredictable consequences that could endanger the survival of society as we know it today. We are basically at the edge of a deep transformation: the point is not how to avoid it, but how to deal with it to avoid that overwhelms us. And the best way is to leave behind decades of public debate too compromised by ideologies and politicisation and too little informed, and say things as they are without fear of being rough, uncomfortable, heretical. Urbanization is a factor in development, and as such should be treated. Nuclear power is today necessary to free ourselves from dependence on fossil fuels. Genetically modified organisms are not the "Frankenstein food", and could feed millions of people. Geoengineering, science that aims to change the climate, it should not be demonized. It's not just about switching to a new ideology: is a deeper change, is the total abandonment of any ideology in favor of the more polished and secular pragmatism.