Il tossicodipendente in doppia diagnosi. Un modello socio-interazionale integrato - 9788895992402

Il tossicodipendente in doppia diagnosi. Un modello socio-interazionale integrato: La dipendenza patologica è una condizione esistenziale, dove il soggetto costruisce una relazione privilegiata con un oggetto (sostanza o altro) attraverso il quale prova ad operare una ristrutturazione magica della propria organizzazione mentale. L'operatore non può non entrare all'interno di questa complessità e non tener conto dei vissuti quotidiani che il tossicodipendente instaura "con" la droga (e non solo "a causa" della droga). L'attribuzione dello status di "tossico-dipendente", in stato cronico di mantenimento, "semplifica" le cose promuovendo un pessimismo di fondo paradossalmente stabilizzante, che finisce per mettere d'accordo un po' tutti e "assolve l'operatore dall'assumersi la responsabilità della persistenza del comportamento disfunzionale del paziente". Seguendo la tradizione fenomenologico-umanista, si propone una modalità interattiva meno direttiva e più empatica per avvicinarsi alla realtà del tossicodipendente, imbrigliato nei suoi rigidi e ripetitivi meccanismi relazionali, concordando con chi, più che parlare di "pazienti inguaribili", sostiene che: esistono invece "operatori impotenti", perché privi degli strumenti minimali di intervento.
The addiction is an existential condition, where the subject builds a special relationship with an object (material or other) through which try to operate a restructuring your organization's mental magic. The operator cannot enter into this complexity and disregard daily experiences that the addict establishes "with" drugs (and not just "because" of the drug). The attribution of the status of "toxic-dependent", in chronic state of upkeep, "simplifies" things by promoting an underlying pessimism paradoxically stabilizer, which eventually leads to reconcile all and "absolves the operator from taking responsibility for the persistence of dysfunctional behavior of the patient ". Phenomenological tradition-humanist, proposes an interactive mode less directive and more empathetic to get closer to the reality of drug addict, harnessed in his rigid and repetitive relational mechanisms, agreeing with who, more than talk about "incurable" patients, says: there are ' workers powerless "because without the minimal intervention tools.