Discorsi sul diritto. Appunti per un corso di «Teoria generale del diritto» - 9788833790275

Discorsi sul diritto. Appunti per un corso di «Teoria generale del diritto»: Il "come si dice" e il "come si fa il diritto" nell'orizzonte della "giustizia" non sono mai indipendenti da un pensiero complessivo che dia forma alla giuridicità nella pratica. Primaria è pertanto una conoscenza valutativa: che non rinunci all'esplorazione di un'identità del diritto; eppure mai la pregiudichi in base a un ostracismo isolazionista, quali che siano, su versanti opposti, le provocazioni delle mitologie scientifiche o delle negazioni scettiche. Questa vocazione critica e ricostruttiva ha nel paradigma della complessità metodica la sua rosa e la sua croce. La formazione giuridica, nei pur distinti piani delle sue varie configurazioni possibili, rimane al centro, oltre che della storia, della cultura (già in un senso antropologico). Nel necessario e costante confronto con le analisi economiche, con le urgenze storiche e con i progetti politici contingenti, i discorsi giuridici aspirano, fra mille traversie, a trascendere i tempi e gli spazi: anche quelli che parrebbero dominati dal senso di perdita del diritto.
"How do you say" and "How do you do the right" on the horizon of "justice" are never unrelated to overall thinking that gives shape to the juridical practice. Evaluation is considered a primary knowledge: who does not give up the exploration of an identity; yet ever the prejudice based on an isolationist ostracism, whatever, on opposite sides, the provocations of mythologies negatives or scientific skeptics. This critical and Reconstructive vocation has in the paradigm of complexity method her pink and his cross. Legal training, although distinct plans of its various configurations possible, remains in the Center, as well as history, culture (already in an anthropological sense). In need and constant comparison with the economic analysis, historical and political projects with contingent urgencies, legal speeches aspire, among a thousand misfortunes, to transcend times and spaces: even those that seem dominated by the sense of loss of the right.