Estremi rimedi. Come resistere a uno stato ingiusto - 9788861053601

Estremi rimedi. Come resistere a uno stato ingiusto: Molti, tra gli esperti, ritengono che nelle democrazie si possa reagire alle ingiustizie secondo modalità di lealtà, defezione o protesta. Sulla scorta di quanto teorizzato da Albert O. Hirschman, in altre parole, anche di fronte a un provvedimento ingiusto di legge oppure al comportamento scorretto di agenti governativi, i cittadini possono scegliere se accettare, lamentarsi o andarsene. In questo saggio Jason Brennan, già autore di "Contro la democrazia" e filosofo noto per esplorare i lati oscuri del pensiero filosofico occidentale, propone una originale argomentazione a sostegno di una quarta opzione: la resistenza, ossia la possibilità di opporsi a un comportamento ingiusto anche qualora provenga da agenti del governo. È legittimo difendersi o reagire in questi casi? Dove passa la linea di demarcazione tra autodifesa e offesa? È possibile giustificare, in casi particolari, comportamenti di norma inaccettabili come mentire, manipolare, sabotare? Domande difficili e delicate, ma ineludibili se si vuole essere pronti a difendere sempre giustizia e democrazia, e alle quali è possibile tentare di dare una risposta solo disponendo della penna e del coraggio di Jason Brennan. Con un saggio di Gianfranco Pellegrino.
Many, among the experts, believe that in democracies we can react to injustices in a manner of loyalty, defection or protest. In the wake of Albert O. Hirschman's theorized, in other words, even in the face of an unjust law or misconduct by government agents, citizens can choose to accept, complain, or leave. In this essay Jason Brennan, former author of "Against Democracy" and philosopher known for exploring the dark sides of Western philosophical thought, proposes an original argument in support of a fourth option: resistance, that is, the possibility of opposing unjust behaviour even if it comes from government agents. Is it legitimate to defend yourself or to react in such cases? Where does the line between self-defense and offense pass? Is it possible to justify, in particular cases, normally unacceptable behaviour such as lying, manipulating, sabotaging? Difficult and delicate questions, but inescapable if you want to be ready to always defend justice and democracy, and to which you can try to answer only by having the pen and courage of Jason Brennan. With an essay by Gianfranco Pellegrino.