L'invenzione della natura selvaggia. Storia di un'idea dal XVIII secolo a oggi - 9788833923550

L'invenzione della natura selvaggia. Storia di un'idea dal XVIII secolo a oggi: Gli antichi "sentivano naturalmente", noi invece "sentiamo la natura". Alla fine del Settecento una sensibilità nuovissima, inaudita, trova un emblema nelle parole di Schiller. Perduta per sempre la naturalezza fusionale che stringeva i nostri avi al loro ambiente di vita, percepiamo la distanza che separa la civiltà dallo sconfinato e dall'inesplorato che le si ergono di fronte, esercitando una fascinazione prima sconosciuta. La natura selvaggia nasce allora, e assume subito i contorni del mito. Certo, è vecchia quanto il mondo, ma va in scena solo con la modernità, quando viene plasmata come costruzione culturale. Muraglie di ghiaccio, forre paurose, montagne svettanti, acque abissali che ribollono di tempesta sono tenute a battesimo soprattutto in epoca romantica da scrittori, pittori e filosofi, e continuano a proiettare il loro sublime artificio sull'esotismo di massa, sui viaggi estremi offerti in pacchetti dalle agenzie, sull'ecoturismo di nicchia, sull'avventura no-limits. Tra coloro che ripercorrono da studiosi quell'universo mille volte descritto e idoleggiato, pochissimi possono dire di averlo anche esplorato sul campo. Uno di loro è Franco Brevini, letterato di lungo corso e viaggiatore con una predilezione per le condizioni-limite. E ancor più rara è l'efficacia della sua scrittura, che contrappunta la riflessione intorno alla wilderness, all'ecologia e all'etica ambientale con l'esperienza diretta dei cinquemila, dei paesaggi boreali o del Borneo.
The ancient "felt naturally", we "feel". At the end of the 18th century a new sensitivity, unheard, finds an emblem in the words of Schiller. Lost forever merging the naturalness that gripped our ancestors to their living environment, we perceive the distance that separates civilization from the vast and unexplored that stand opposite, exercising a fascination with previously unknown. The wild nature is born then, and immediately assumes the contours of the myth. Of course, is as old as the world, but is performed only with modernity, when is shaped as a cultural construction. Walls of ice, towering mountains, canyons, abyssal waters fearful storm smouldering held in baptism especially during the romantic era by writers, painters and philosophers, and continue to project their sublime artifice on exoticism of massa, on extreme tours offered in packages from agencies, on eco-tourism niche, on adventure no-limits. Among those who recall by scholars that universe a thousand-fold described and idoleggiato, very few can say they've also explored the field. One of them is Franco Brevini, long and literate traveler with a predilection for the conditions-limit. And even more rare is the effectiveness of your writing, that where the reflection around the wilderness, ecological and environmental ethics with the direct experience of the five thousand, boreal landscapes or of Borneo.