Il libro della neve. Avventure, storie, immaginario - 9788815285065

Il libro della neve. Avventure, storie, immaginario: Chi non ricorda lo stupore e l'incanto dei risvegli dell'infanzia, quando cadeva la neve? Ma anche da adulti continuiamo a rivivere quella magia, ogni volta che la bianca signora dell'inverno fa la sua comparsa. Di là dalla fiaba natalizia moderna, la neve si è trasformata nei secoli, così che il «crudo verno» degli antichi non è più associato al freddo, alla paura e alla fame, ma, oggi, al tempo libero e allo sport. La neve ha prestato il suo candore alle donne cantate dai poeti; ha sollecitato la sensibilità degli artisti, da Brueghel, con i suoi pattinatori sui canali gelati, ai vellutati paesaggi degli impressionisti, alle raffinate stampe giapponesi; al cinema è un infallibile dispositivo classico del thriller; in molti romanzi e racconti una presenza chiave: si pensi a "Zanna Bianca", alla "Montagna magica", alla "Regina delle nevi", o a "Frankenstein", in cui una abnorme creatura si aggira sul pack polare e sui ghiacciai del Monte Bianco. La ritroviamo nella ricerca scientifica, nelle imprese degli esploratori polari, nelle guerre (da Annibale a Napoleone, fino alla nostra «guerra bianca»), nella diffusione degli sci, nella nascita dell'alpinismo e del turismo di montagna. Una storia che si nutre della stessa esperienza dell'autore e che comincia con un microscopico fiocco esagonale per giungere alle sfide metafisiche che le vette più famose lanciano agli scalatori degli 8.000 himalayani.
Who can't remember the astonishment and enchantment of childhood awakenings when the snow fell? But even as adults we continue to relive that magic, every time the white lady of winter makes an appearance. Beyond the modern Christmas fairy tale, the snow has turned over the centuries, so that the "raw truth" of the ancients is no longer associated with cold, fear and hunger, but, today, to leisure and sport. The snow lent its candor to the women sung by the poets; he urged the sensitivity of the artists, from Brueghel, with his skaters on ice cream channels, to the velvety landscapes of the Impressionists, to the refined Japanese prints; at the cinema is a foolproof classic device of the thriller; in many novels and short stories a key presence: think of "White Zest", "Magic Mountain", "Queen of the Snows", or "Frankenstein", in which an abnormal creature roams the polar pack and glaciers of Mont Blanc. We find it in scientific research, in the exploits of polar explorers, in wars (from Hannibal to Napoleon, up to our "white war"), in the spread of skiing, in the birth of mountaineering and mountain tourism. A story that feeds on the same experience as the author and that begins with a microscopic hexagonal bow to arrive at the metaphysical challenges that the most famous peaks throw to climbers of the 8,000 Himalayans.