I gesuiti e la rivoluzione italiana nel 1848 - 9788889756201

I gesuiti e la rivoluzione italiana nel 1848: Questo saggio offre uno scorcio chiarificatore sulla vicenda di molti religiosi della Compagnia di Gesù che, nell'Italia infiammata dalla Rivoluzione europea del 1848, furono messi al bando e costretti a defatiganti esili a causa dei moti risorgimentali dello stesso anno. Propellente ideologico innescato contro i Gesuiti furono soprattutto i corrosivi pamphlet di Vincenzo Gioberti, che li accusava di costituire "uno dei principali ostacoli al riscatto d'Italia". Al contrario, furono invece perseguitati e costretti a lasciare il paese insigni studiosi appartenenti alla Compagnia, molto apprezzati all'estero (dove poterono infatti trovare rifugio e continuare le loro attività), come i padri Francesco de Vico e Angelo Secchi considerati ancor oggi pionieri dell'astrofisica, i teologi Giovanni Perrone e Johann Baptist Franzelin, e infine il filosofo Luigi Taparelli d'Azeglio i cui studi sul diritto naturale e sui rapporti fra società civile e Stato (questi ultimi per molti aspetti anticipatori dell'attuale dibattito sul "principio di sussidiarietà") rappresentano pietre miliari nel pensiero cattolico contemporaneo.
This essay offers a glimpse into the affair of clarifier many religious of the society of Jesus who, in 1848, Italy European Revolution ignited were banned and forced to slim exhausting because of the uprisings of that year. Ideological propellant primed against the Jesuits were especially Corrosives pamphlets by Vincenzo Gioberti, who accused them of setting up "a major obstacle to the ransom of Italy". On the contrary, were persecuted and forced to leave the country distinguished scholars belonging to the company, highly valued abroad (where they could find shelter and continue their activities), as the fathers Francesco de Vico and Angelo Secchi still considered pioneers of Astrophysics, theologians John Perrone and Johann Baptist Franzelin, and finally the philosopher Luigi Taparelli whose studies on natural law and relations between civil society and State (the latter in many ways pioneered the current debate on the "principle of subsidiarity") represent milestones in contemporary Catholic thought.