Il pensiero politico medievale - 9788806233532

Il pensiero politico medievale: Superando sia i secolari pregiudizi negativi su un presunto medioevo tenebroso, sia certe rivalutazioni troppo convenzionali e rapide, che a volte caratterizzano l'interesse per il pensiero medievale, il libro di Gianluca Briguglia propone una lettura delle teorie politiche medievali nel loro contesto proprio. Ne scaturisce un'introduzione originale e plurale al pensiero politico del medioevo (XII-XV secolo), in cui i maestri delle università e i teologi, ma anche gli intellettuali delle città, i laici, perfino i traduttori dei testi latini nelle lingue volgari rispondono ai problemi del loro presente ricollocando teorie del passato, modificando idee ricevute, costruendo orizzonti teorici del tutto nuovi. Per questo il volume non solo tratta idee e teorie di autori classici, da Tommaso d'Aquino a Marsilio da Padova, ma include autori spesso neppure menzionati in opere di questo tipo, e la cui importanza va ormai riconosciuta, come nel caso di un Brunetto Latini, di un Tolomeo da Lucca o di un Giacomo da Viterbo, e soprattutto ricostruisce contesti concettuali capaci di rendere piú approfondita e ampia la conoscenza del pensiero medievale, come nel caso delle «ecclesiologie politiche», dell'importanza delle lingue volgari, degli intrecci tra post-aristotelismo e ispirazioni guelfe o ghibelline.
Overcoming both negative prejudices into an alleged secular middle ages dark, both conventional and fast too, which in certain revaluations times characterize the interest in medieval thought, the book of Gianluca Briguglia offers a reading of theories medieval policies in their proper context. The result is an original introduction and plural to political thought in the middle ages (12th to 15th century), in which the teachers of universities and theologians, but also the intellectuals of the city, the laity, even translators of Latin texts in the vernacular languages match problems of their present theories of the past, modifying relocating generally accepted ideas, building new theoretical horizons. For this volume not only is ideas and theories of classical authors, from Thomas Aquinas to Marsilio da Padova, but includes authors often not even mentioned in works of this kind, and whose importance goes now recognized, as in the case of Brunetto Latini, a Ptolemy from Lucca or James of Viterbo, and especially conceptual contexts that make more thorough and reconstructs wide knowledge of medieval thought, as in the case of ??ecclesiologies policies??, of the importance of vernacular languages, of connections between post-Guelph or ghibelline Aristotelianism and inspirations.