Briganti... o martiri? Le vittime della storia - 9788832071474

Briganti... o martiri? Le vittime della storia: «Un libro che racchiude in sé il segreto di una terra che negli ultimi due secoli ha subito angherie e soprusi di ogni genere. La storia, che vede protagonista la famiglia Pangallo, può essere considerata un comune denominatore di tanti nuclei familiari che hanno vissuto le turbolenze di quegli anni. Il significato dell'opera è racchiuso nelle parole di Elenio, nipote di Carmelo, che ha ricevuto il compito di pubblicare il romanzo: «Per me - spiega Elenio - è una storia intrisa di significati e in essa albergano valori come amicizia, amore, coraggio e determinazione; valori, che si contrappongono alle violenze perpetrate nel corso della storia e ai tanti eccidi di innocenti. Questo romanzo è un grande "diario di famiglia", nel quale vengono delineate le vite di alcuni miei antenati, "la gente di Calabria di quel tempo non certo benigno", ma è anche uno specchio nel quale tante famiglie meridionali possono riconoscersi». Il quadro si completa con l'inno all'amore di Romano, figlio di Carmelo, rivolto alla propria famiglia, all'amata terra e soprattutto alle memorie che i vari conquistatori di queste terre martoriate, nel corso dei secoli, si sono laboriosamente prodigati a cancellare».
"A book that encompasses the secret of a land that has suffered harassment and abuse of all kinds over the past two centuries. The story, which features the Pangallo family, can be considered a common denominator of many households that experienced the turmoil of those years. The meaning of the work is enclosed in the words of Elenius, grandson of Carmel, who was tasked with publishing the novel: "For me - explains Elenio - it is a story steeped in meanings and in it there are values such as friendship, love, courage and determination; values, which are opposed to the violence perpetrated throughout history and the many massacres of innocents. This novel is a great "family diary", in which the lives of some of my ancestors are outlined, "the people of Calabria not certainly benign", but it is also a mirror in which so many southern families can recognize themselves." The picture is completed with the ode to the love of Romano, son of Carmel, addressed to his family, to the beloved land and above all to the memories that the various conquerors of these battered lands, over the centuries, have laboriously worked hard to erase."