L'anima che fugge - 9788860444653

L'anima che fugge: "Nessuno scrittore contemporaneo ha finora ritratto le stravaganze di una mente in azione con il coraggio e la visione di Harold Brodkey." Queste sono le parole con cui l'editore Farrar & Strauss accompagna, nel 1991, la pubblicazione del primo romanzo di Harold Brodkey, "L'anima che fugge", dopo quasi trent'anni di attesa e infinite stesure. Paragonato di volta in volta a Wordsworth, Milton e definito da Harold Bloom "un Proust americano, senza termini di paragone nella narrativa dalla morte di William Faulkner", Brodkey ha scritto un'opera grandiosa e audace "l'unico romanzo necessario del Novecento", prendendo a prestito le parole di Gordon Lish. Con un linguaggio che si eleva e ipnotizza, "L' anima che fugge" esplora senza timore la giovinezza e la maturità, l'amore e la perdita, il sesso e la morte, il matrimonio e la famiglia di Wiley Silenowicz, un lucido sessantenne dall'anima ipertrofica e molteplice. A seguito della drammatica morte della madre, Wiley ripercorre la sua infanzia tormentata quando fu affidato al cugino S.L. Silenowicz e a sua moglie Lila, una donna emotivamente fragile. Orfano a due anni, nuovamente senza famiglia, resiste ai danni dell'esistenza e ai soprusi della sorella adottiva Nonie con la forza immaginifica della fantasia. Da questo speciale punto d'osservazione richiama a raccolta, sensitivo e accogliente come mai, i fantasmi del passato indicandoli per nome, quasi a disfarsene con il corpo e con la mente. Le loro nevrosi sono il bersaglio verso cui indirizzare la sua prosa, che caricata di vendetta, si fa eccessiva, traboccante, insolente. U
"No one contemporary writer has so far portrayed the extravagances of a mind in action with the courage and vision of Harold Brodkey." These are the words with which the Publisher Farrar, Strauss in 1991, publication and the first novel by Harold Brodkey, "the soul which escapes", after almost thirty years of waiting and endless drafts. Compared from time to time at Wordsworth, Milton and defined by Harold Bloom "an American Proust, no basis for comparison in fiction since the death of William Faulkner," Brodkey wrote a grandiose work and bold "the only novel of the twentieth century", borrowing the words of Gordon Lish. With a language that rises and hypnotic, "the soul which escapes" explore without fear his youth and maturity, love and loss, sex and death, marriage and the family of Wiley Silenowicz, a shiny sexagenarian soul cardiomyopathy and manifold. Following the death of his mother, Wiley recounts his troubled childhood when it was entrusted to his cousin S.L. Silenowicz and his wife Lila, an emotionally fragile woman. Orphaned at the age of two, again without family, resists damage of the existence and abuse of foster sister Nonie with the imaginative power of imagination. From this special vantage point calls the collection, psychic and welcoming as ever, the ghosts of the past indicating them by name, as if to get rid of the body and mind. Their neuroses are the target towards which to direct his prose, which posted for revenge, becomes excessive, overflowing, insolent. U