Eugenio Balzan 1874-1953. Una vita per il «Corriere», un lascito per l'umanità - 9788817078092

Eugenio Balzan 1874-1953. Una vita per il «Corriere», un lascito per l'umanità: La vita di Eugenio Balzan è la storia romanzesca di un uomo che dal nulla seppe creare un impero Nato nel 1874 nel Polesine da una famiglia di proprietari terrieri che perderà tutto nell'inondazione dell'Adige del 1882, Balzan intraprese la strada del giornalismo inviando corrispondenze locali all'"Arena", il quotidiano di Verona. Giunse a Milano nel 1897 e fu assunto al "Corriere della Sera", dove da correttore di bozze divenne cronista e nel 1901 si guadagnò la prima pagina grazie a un clamoroso reportage sulle tristi condizioni degli italiani che emigravano in Canada. Sotto la direzione dei fratelli Albertini, che ebbero modo di apprezzare le sue formidabili doti di organizzatore, diventò, a ventotto anni, potentissimo direttore amministrativo e successivamente comproprietario, contribuendo in prima persona alla crescita e alla diffusione del "Corriere". Quando, dopo l'avvento del fascismo, gli Albertini furono costretti a vendere le loro quote di proprietà, Balzan rimase per otto anni al suo posto, ma nel 1933 si autoesiliò all'improvviso in Svizzera, dove condusse vita ritirata a Zurigo, non senza soccorrere altri esuli italiani nel 1943-45. Morì a Lugano nel 1953. L'unica sua figlia, Lina, realizzò l'aspirazione del padre di creare una grande opera sociale e umanitaria, istituendo nel 1956 la Fondazione e il Premio Balzan, di prestigio paragonabile al Nobel.
The life of Eugenio Balzan is fictional story of a man who was able to create an Empire from nothing born in 1874 in Polesine from a family of landowners who will lose everything in the flood of the river Adige 1882, Balzan undertook the road of journalism by sending local matches at "Arena", the newspaper of Verona. He arrived in Milan in 1897 and was engaged in "Corriere della Sera", where from 1901 he became a reporter and proofreader earned the headlines thanks to a sensational reportage on the sad conditions of Italians who emigrated to Canada. Under the direction of brothers Albertini, who had the opportunity to appreciate her formidable skills as an organizer, he became, at twenty-eight, all-powerful ceo and then-owner, helping firsthand to the growth and spread of "Courier". When, after the rise of fascism, the Albertini were forced to sell their ownership stakes, Balzan spent eight years in its place, but in 1933 it suddenly in Switzerland, where he conducted immediately retired life in Zurich, not without help other Italian exiles in 1943-45. He died in Lugano in 1953. His only daughter, Lina, he realized his father's aspiration to create a great social and humanitarian work, establishing the Foundation in 1956 and the Balzan Prize, prestige comparable to the Nobel Prize.