Infanzia - 9788880499107

Infanzia: Il papà è morto, dice la mamma, ha le guance rosse e il naso duro e dilatato; gli occhi, verdi e blu, sporgono dalle vene ramificate come una mora alta e intoccabile nel roveto. La donna abbraccia il figlio di nove anni, non piange, la camera del bambino ha le pareti bianche e il pavimento è ricoperto da un tappeto rosso. La donna abbandona il bambino e barcolla, come se il piccolo fosse una maniglia di pietra, il solo punto paziente al mondo, esce dalla stanza, sbatte il braccio contro la porta della cucina. Non guaisce, come le bestie, il dolore riduce a bestie. Ma il figlio pensa che il dolore è simile alla gioia, purifica e rende la madre più bella. La finestra della camera, lunga quasi quanto il muro, sembra un cavallo grigio, spietato, pensa il bambino, e accarezza il vetro, alzando il braccio sopra la testa, come se fosse il muso della bestia - vuoi portarmi nella terra dei morti?
Dad is dead, says mom, has red cheeks and nose hard and distended; Green and blue eyes protrude from the veins branching as a BlackBerry high and untouchable in the Bush. The woman embraces the nine-year-old son, does not cry, the baby's room has white walls and the floor is covered with a red carpet. The female abandons the child and lurches as if little had a handle made of stone, the only patient in the world, leaves the room, slams the arm against the kitchen door. No whimpers, like beasts, pain reduced to beasts. But the son thinks the pain is similar to joy, purifies and makes the most beautiful mother. The window of the room, almost as long as the wall, looks like a gray horse, ruthless, thinks the child, and caressing the glass, raising his arm above his head, as if it were the snout of the beast-you want to take me to the land of the dead?