1866. Il Veneto all'Italia e il plebiscito a Venezia, Treviso, Padova - 9788866434092

1866. Il Veneto all'Italia e il plebiscito a Venezia, Treviso, Padova: Siamo negli anni '50 del XIX secolo: la corrente mazziniana è isolata e pressoché impotente; gli ex sostenitori e i moderati convengono sulla necessità di un'Italia unita e indipendente, governata da uno Statuto in grado di garantire i diritti fondamentali dei cittadini e in particolare la libertà di pensiero, di parola e di stampa. A questo punto è naturale che i patrioti guardino al Piemonte perché unico Stato italiano che aveva mantenuto lo Statuto concesso da Carlo Alberto nel 1848, mentre il Pontefice, il Re delle Due Sicilie e il Granduca di Toscana si affrettano a denunciare quanto avevano concesso nell'"anno dei portenti". Al completamento del moto cooperano sia l'abile tessitura cavouriana, sia l'ardire di Garibaldi, sbarcato in Sicilia nel maggio del 1860. La soluzione della questione veneta passa anch'essa per la scelta delle due vie, ma la congiuntura internazionale orienta alla scelta diplomatica, complicata dalle sconfitte di Custoza e di Lissa, subite dagli italiani, che imposero il farraginoso processo della cessione del Veneto dall'Austria alla Francia e dalla Francia al Regno d'Italia, nato nel 1861. Il Plebiscito del 21 e 22 ottobre 1866 venne dunque a ratificare una cessione già avvenuta per via diplomatica, e infatti si stampò sulla scheda elettorale una formula che non ammetteva alternative.
We are in the 50s of the nineteenth century: Mazzini's current is isolated and almost impotent; former supporters and moderates agree on the need for a united and independent Italy, governed by a Statute capable of guaranteeing the fundamental rights of citizens and in particular freedom of thought, speech and press. At this point it is natural that the patriots look to Piedmont because it was the only Italian state that had maintained the Statute granted by Carlo Alberto in 1848, while the Pope, the King of the Two Sicilies and the Grand Duke of Tuscany were quick to denounce what they had granted in the "year of portents". Both the skilful Cavourian weaving and the daring of Garibaldi, who landed in Sicily in May 1860, cooperated to complete the movement. The solution of the Venetian question also passes through the choice of the two paths, but the international conjuncture leads to the diplomatic choice, complicated by the defeats of Custoza and Lissa, suffered by the Italians, who imposed the cumbersome process of the cession of Veneto from Austria to France and from France to the Kingdom of Italy, born in 1861. The Plebiscite of 21 and 22 October 1866 therefore came to ratify a cession that had already taken place through diplomatic channels, and in fact a formula was printed on the ballot paper that did not admit alternatives.