A cena in rsa. Nutrizione, gusto, cultura - 9788891614681

A cena in rsa. Nutrizione, gusto, cultura: Dal Simposio di Platone alle tradizioni festive popolari, dalla mera materialità del metabolismo corporeo e della sopravvivenza fisica, alle raffinatezze del buon vivere conviviale, il cibo è sempre stato e continuerà a essere un riferimento cardinale se si vuole dire la gioia, la gioia del pensare, il piacere e la concretezza del vivere. Ma anche il bisogno dei corpi, il loro attrito con il tempo, il loro confronto con la malattia e, in generale, la finitezza umana e i suoi limiti. Ecco perché pensare il cibo, e ripensarlo, anche e forse soprattutto nelle situazioni di fragilità parziale o estrema, può diventare un modo umile e concreto di prendersi cura dell'altro, di essere responsabili nei confronti dell'altro e di noi stessi. Mangiare non è soltanto nutrirsi, ma anche piacere sensoriale, memoria personale, cultura, relazione con l'altro. È necessità di sopravvivenza, ma anche esperienza culturale ed emotiva che riguarda tutta la persona.
From Plato's Symposium at popular festive traditions, from mere materiality body metabolism and physical survival, the refinements of the good life, the food has always been and will continue to be a reference to Cardinal if you want to say joy, the joy of thinking, the pleasure and the concreteness of living. But also the need of bodies, their friction with time, their comparison with the disease and, in General, the human finitude and its limits. That's why thinking about food, and recall it, even and perhaps especially in situations of fragility partial or extreme, can become a humble and practical way of taking care of the other, of being responsible towards others and ourselves. Eating is not only food, but also sensory pleasure, personal memory, culture, relationships with others. And need for survival, but also cultural and emotional experience that involves the whole person.