Clio si diverte. Il gioco come apprendimento - 9788861531505

Clio si diverte. Il gioco come apprendimento: Il gioco è il gioco. L'apprendimento è l'apprendimento. Bisogna tenere ben distinti i due ambiti e possibilmente separati. Al massimo qualche intersezione è consentita solo quando il gioco può essere funzionale all'apprendimento. Al limite al gioco è riconosciuto lo status di strumento. Ma che il gioco sia apprendimento è proprio un'eresia che non ha cittadinanza nella cultura prima ancora che nella didattica. Bene. Questo libro è dedicato agli eretici convinti che i contesti complessi possano essere appresi solo attraverso l'esperienza ludica. Anche nella scuola. La storia e le culture della geografia, la matematica e la fisica possono trasformarsi in una intelligente, regolata pratica ludica. Basta sfogliare queste pagine per trovare stimoli imprevedibili e proposte praticabili. Certo non è facile nella scuola. Perché la scuola ha molti trucchi che falsificano il valore della sua efficacia. Ad esempio non si può dire "adesso gioca che poi ti valuto". Ma imparare può anche essere appassionante e il gioco è sempre coinvolgente; dunque il suo contrario non è il lavoro ma l'infelicità. Gioco e apprendimento non si escludono ma possono vicendevolmente arricchirsi e vivificarsi. Poiché, come afferma George Bernard Shaw, "noi non smettiamo di giocare perché diventiamo grandi; noi diventiamo grandi perché smettiamo di giocare".
The game is the game. Learning is learning. Keep distinct the two spheres and possibly separated. At most a few intersection is only allowed when the game can be instrumental to learning. The limit to the game is given the status of the instrument. But the game is learning is a heresy that does not have citizenship in the culture even before in teaching. Well. This book is dedicated to heretics believe the complex contexts can be learned only through experience. Also in the school. The history and cultures of the geography, mathematics and physics can turn into an intelligent, regulated practice. Just browse these pages to find unpredictable stimuli and viable proposals. It's not easy in the school. Because the school has many tricks that falsify the value of its effectiveness. For example you can not say "now play that then you I rate". But learning can also be addictive and the game is always engaging; therefore its opposite is not work but the unhappiness. Play and learning are not mutually exclusive but can mutually enrich and renew. Because, as George Bernard Shaw, "we don't stop playing because we grow large; We become great because we stop playing. "