Su e giù per l'Italia. La ripresa delle emigrazioni interne e le trasformazioni del mercato del lavoro - 9788856836516

Su e giù per l'Italia. La ripresa delle emigrazioni interne e le trasformazioni del mercato del lavoro: Gli articoli raccolti in questo volume, interamente dedicato al tema dei flussi migratori interni, sono stati scelti con l'obiettivo di dare un'interpretazione più ampia a un fenomeno che negli ultimi anni ha segnato una forte ripresa. Lo spostamento di popolazione dal Mezzogiorno verso il Nord e il Centro dell'Italia si presenta con modalità e caratteri molto diversi dalla fase migratoria degli anni '60. Oggi assistiamo a un flusso meno visibile, ma che coinvolge oltre 100mila persone ogni anno e offre un interessante punto di osservazione sul mercato del lavoro nel nostro paese. L'aumento della scolarizzazione nel Mezzogiorno ha fatto aumentare la quota di chi parte con elevati livelli di istruzione, così come è aumentato il numero delle donne che intraprendono un percorso autonomo di mobilità. Queste novità aggravano la perdita di capitale umano qualificato da parte delle regioni del Mezzogiorno. Prosegue, comunque, un flusso altrettanto consistente di persone con livelli di istruzione più bassi. Ai lavoratori che si trasferiscono si affianca un flusso, in continua crescita, di persone che lavorano al Centro-Nord senza emigrare, pendolari di lungo raggio, per lo più maschi e spesso in condizioni di maggiore debolezza contrattuale. Non va dimenticato infine che anche i lavoratori stranieri contribuiscono in vario modo ai flussi interni.
The items collected in this volume, entirely devoted to the issue of internal migration flows, were chosen in order to give a broader interpretation to a phenomenon that in recent years has marked a strong recovery. The shift of population from the South to the North and centre of Italy looks with very different characters from the migratory phase and mode-' 60. Today we are witnessing a stream less visible, but involving more than 100,000 people each year and offers an interesting viewpoint on the labour market in our country. The increase in schooling in the South has increased the share of those starting with high levels of education, as well as increased the number of women who embark on an independent path to mobility. These developments exacerbate the loss of skilled human capital from the regions of southern Italy. Continues, however, a stream just as consisting of people with lower education levels. Workers who move joins a growing stream of people working in the Centre-North without emigrating, long-haul commuters, mostly males, often in conditions of greater contractual weakness. It should not be forgotten that even foreign workers contribute in various ways to the internal flows.