L'impressione di essere eterno. Interviste perdute - 9788899759223

L'impressione di essere eterno. Interviste perdute: Il 29 maggio del 1997 Jeff Buckley, giovane musicista dal talento cristallino, moriva tragicamente fra le melmose acque del Mississippi, consegnando il suo nome alla leggenda. Diventato immediatamente un mito, imitato e apprezzato tanto dai fan quanto dagli stessi musicisti, ha saputo fissare degli standard quasi irripetibili per quelli che lo hanno seguito. In questo libro - che raccoglie quasi tutte le interviste rilasciate da Jeff nella sua breve vita - il musicista si svela senza filtri né censure fra paure, insicurezze, la carriera in ascesa, il difficile rapporto discografico con la Columbia e i tanti dubbi mentre in sala d'incisione sta registrando il monumentale "Grace". E poi il successo, la stanchezza per i lunghi tour, il difficile rapporto con le droghe, il fantasma del padre Tim sempre presente. Ne viene fuori l'immagine di un ragazzo sensibile e complicato, follemente innamorato della musica, il cui più grande timore, forse, è essere frainteso. Il libro contiene anche i contributi di tanti amici, collaboratori e artisti che sono stati influenzati da Jeff e dalla sua musica, dalla fotografa Merri Cyr, che lo immortalò per la copertina di "Grace", a Steve Berkowitz, talent scout della Columbia che riuscì a metterlo sotto contratto. E poi il chitarrista Gary Lucas, che con Buckley suonò a inizio carriera, e i musicisti italiani Giulio Casale e Omar Pedrini, che da Jeff furono affascinati e persino ispirati. In appendice è poi presente il reading "Ho sognato J. B.", l'omonimo spettacolo musical letterario che vede protagonisti Federico Traversa (testi, voce recita
On 29 May 1997 Jeff Buckley, a young musician from muddy waters died tragically clear, between the talent of Mississippi, handing his name to the legend. Become immediately a myth, imitated and appreciated by fans as by the same musicians, has managed to secure almost unrepeatable standards for those who followed him. In this book-collecting almost all interviews with Jeff in his short life-the musician is revealed without filters or censorship among fears, insecurities, career on the rise, the difficult relationship with Columbia and the many concerns while in the Hall engraving is recording the monumental "Grace". And then success, fatigue for the extensive touring, the difficult relationship with drugs, the ghost of father Tim always present. The result is an image of a sensitive guy and complicated, madly in love with music, whose greatest fear is being misunderstood. The book also contains contributions from many friends, contributors and artists who were influenced by Jeff and his music, by photographer Merri Cyr, who immortalized on the cover of "Grace", Steve Berkowitz, Columbia talent scout who managed to put it under contract. And then the guitarist Gary Lucas, who played with Buckley's early career, and Italian musicians Julius Casale and Omar Pedrini, who by Jeff were fascinated and even inspired. In the appendix is also the reading "I dreamed J.B.", the eponymous literary musical show starring Federico Traversa (lyrics, vocals recitan