Khanbaliq. Profili storiografici intorno al cristianesimo in Cina - 9788872570937

Khanbaliq. Profili storiografici intorno al cristianesimo in Cina: I protagonisti moderni della missione, preoccupati dal problema di superare le barriere, si impegnano nella trasmissione dei contenuti; quelli medievali, nel caso specifico i francescani, sono concentrati sul tema della presenza nello spazio e concepiscono l'attività evangelizzatrice non come trasmissione di contenuti, bensì come presenza negli spazi, quelli estremi, i fines terrae. Alla Cina-finis terrae il frate Minore attribuisce un valore spirituale, quasi mistico, così come spirituale e mistico è il rapporto con l'Oriente, al quale il francescano aspira anche in seguito all'approdo nelle Indie occidentali, meta temporanea ed accidentale. L'Oriens, cioè la luce, vero nome della città natale di Francesco secondo il Poeta, costituisce il perno della riflessione sull'identità missionaria del frate Minore, la stessa che Giotto si impegna a riprodurre nella basilica superiore di Assisi mediante la scena di Beniamino, il fratello minore, prigioniero in Egitto. Nel regno dei faraoni, Beniamino è presenza nascosta e subalterna, così come la coppa della saggezza, appartenente al sapiente Giuseppe, giace nascosta nel suo sacco. Il frate Minore John of Wales, interprete coevo del medesimo brano biblico, spiega infatti: "Cosa significa che Beniamino scende in Egitto, se non che egli è chiamato a portare nel mondo delle tenebre la luce della contemplazione delle cose celesti, la luce trascendente nel mondo temporale, il cielo alla terra?".
The protagonists of mission, concerned by the problem of overcoming barriers, they engage in the transmission of the contents; medieval ones, in this case the Franciscans, have focused on the theme of the space presence and conceive the evangelizing activity not as content, but as a presence in space, extreme, fines terrae. China-finis terrae the Friar minor spiritual value, almost mystical, spiritual and mystical as well as is the relationship with the East, to whom the Franciscan aspires even after landing in the West Indies, temporary and accidental destination. The Oriens, meaning light, real name Francesco hometown according to the poet, is the pivot of the reflection on the missionary identity of the Friar minor, the same that Giotto is committed to play in the basilica superiore of Assisi through the scene of Benjamin, his younger brother, imprisoned in Egypt. In the realm of the Pharaohs, Benjamin is hidden presence and subordinate, as well as the cup of wisdom, belonging to Joseph wise, lies in his sack. The Friar minor John of Wales, contemporary interpreter of the same biblical passage, explains: "what does it mean that Benjamin falls in Egypt, except that he is called to bring to the world of darkness the light of contemplation of heavenly things, transcendent light in the temporal world, heaven to Earth?".