Una mosca a Mosca e Pushkin sta a guardare - 9788893860734

Una mosca a Mosca e Pushkin sta a guardare: "Sarò amichevolmente scorretto. Perché ho sbagliato nel promettere una prefazione all'autore. Voglio dire che nel proporvi queste righe so di rubarvi del tempo prezioso perché ogni istante sottratto alla lettura di queste storie è un'appropriazione indebita. Avete tra le mani e sotto gli occhi pagine di vita vissuta nel pianeta Terra in un autentico romanzo di formazione: umanità e storia, Gorbaciov e Putin, politica ed economia, geografie e società, tanta economia spiegata come sa fare uno che ha capito come gira il mondo e come girano rubli, euro e dollari, yen e renminbi compresi. Poi avete sette racconti. Uno più piacevole e godibile dell'altro. Troverete anche un titolino detto 'Fuori onda' che fa da summa a tutta questa piacevole e istruttiva narrazione. Che ci ha fatto conoscere meglio un sardo di tutti i mondi. Ma che, quando si ritrova testimonial fra le cronache del villaggio dov'è nato, rimette i piedi per terra e non ha che da domandarsi: 'Gli Attila di oggi non sono forse più spietati e crudeli di quelli che abbiamo conosciuto nei libri di storia?'". (Dalla prefazione di Giacomo Mameli)
"I'll be amicably. Because I failed to promise a preface to the author. I mean that in proposing these lines so to steal precious time because every moment from reading these stories is an embezzlement. You have in your hands and under your eyes pages of life on planet Earth in a genuine bildungsroman: mankind and history, Gorbachev and Putin, politics and economics, geography and society, much economics explained as does one who understood how the world works and how gi Rano rubles, euros and dollars, yen and renminbi. Then you have seven stories. A most pleasant and enjoyable than the other. There is also a titolino said ' off the air ' which is the summa of all this enjoyable and informative narration. That made us better know a sardo of all worlds. But, when she finds herself endorsers among the Chronicles of the village where he was born, puts his feet on the ground and only has to ask: ' The Attila of today are not perhaps the most ruthless and cruel than those that we have known in the history books? ' " (From the preface by Giacomo Mameli)